Juve Stabia-Siracusa, l’editoriale di StabiAmore
Il punto del Preidente Gianfranco Piccirillo
La gara tra Stabia e Siracusa, l’ultima dell’anno ma anche la prima del girone di ritorno, ha scritto un’altra bella pagina di sport, dopo le violenze di Milano con la scomparsa di un ultrà interista e gli ululati razzisti nei confronti di Koulibaly, le storture del var, le ridicole recriminazioni di presidenti ed allenatori, grazie al comportamento delle tifoserie sugli spalti, gemellate nel ricordo di Nicola De Simone. La squadra di Caserta conquista una vittoria importante anche se non brilla contro un Siracusa chiuso in difesa, che non riesce mai a rendersi pericoloso, disputando una discreta ripresa dopo un primo tempo bruttino, chiuso comunque in vantaggio per il gol di Carlini, ancora una volta uno dei migliori in campo assieme a Troest. Senza il supporto della tecnologia in campo, che anche in questa stagione in serie A sta creando molta confusione, la terna arbitrale ancora con la presenza di una donna come assistente, convalida il gol ottenuto di testa da Conte Max Carlini, in posizione non facilmente definibile e gestendo la gara con sapienza, fischiando poco senza decretare gravosi provvedimenti disciplinari nel primo tempo per utilizzare solo nella ripresa lo strumento dei cartellini gialli. Caserta in questa ultima gara dell’anno campionato non ha avuto a disposizione gli infortunati Di Roberto e Stallone e lo squalificato Vicente, scegliendo di puntare dunque su Branduani in porta, Troest e Marzorati centrali difensivi, Vitiello e Allievi esterni bassi e su un centrocampo composto da Mastalli, Calò e Carlini con in attacco, Melara, Paponi ed Elia. La squadra del Siracusa, allenata da Raciti, si trova in brutta posizione di classifica e ha l’obiettivo di non perdere al Menti e nel primo tempo prova ad impensierire Branduani solo con rare puntate offensive e una punizione dal limite. Lo Stabia mantiene solo una sterile supremazia territoriale che comunque lo porta a costruire un paio di azioni importanti sventate dal portiere Messina su Paponi e Toerst e dalla difesa aretusea che riesce a cavarsela sugli assist di Melara, che prima di uscire a beneficio di Canotto, per un problema muscolare partecipa all’azione che porta al colpo di testa decisivo di Carlini, che realizza il suo settimo gol stagionale. Nella parte finale della ripresa Caserta inserisce prima Mezavilla per Mastalli, che fino all’infortunio gioca una discreta gara, e poi Aktaou per Elia, non modificando questa volta il modulo che è sempre il 4 3 3. Lo Stabia riesce a gestire la gara in difesa con grande tranquillità e prova di tanto in tanto i meccanismi in fase offensiva, ma cincischiando troppo e non riuscendo ad impensierire più di tanto il Siracusa, che del resto non produce nulla di interessante soprattutto grazie all’ottima prova di tutta la retroguardia stabiese. Lo Stabia chiude la partita in attacco, palesando la sua netta superiorità, ma la lunga sosta di gennaio potrà aiutare anche le vespe a ritrovare la vena di Canotto, ancora appannato dopo la frattura della caviglia e a richiamare la preparazione atletica, messa alla prova dalle difficili condizioni dei campi di Vibo e Brindisi. In ogni caso la vittoria permette ai tifosi di fare festa pure l’antivigilia di capodanno e di chiudere il 2018 con la propria squadra nettamente in testa di un campionato nel quale sembra che il Catania e il Catanzaro riescano a farsi preferire su Trapani e Rende come antagonisti dello Stabia. Da ultimo sono doverosi i complimenti e gli auguri a tutta la squadra, i tecnici, la dirigenza e i tifosi non solo dello Stabia, ma anche del Siracusa di un magnifico 2019 pieno di successi personali e sportivi, tra i quali il ritorno in cadetteria della squadra calcistica della nostra Castellammare da Gianfranco Piccirillo e l’associazione StabiAmore.