NON NOMINATE IL NOME DI DIO INVANO
E’ mercoledi pomeriggio, 7 gennaio; durante una riunione di redazione due terroristi, affiancati da un terzo uomo che funge da palo, fanno irruzione nella redazione di Charlie Hebdo, rivista satirica francese, facendo una strage.
Rivista nata nel 1969, conosciuta per le sue vignette satiriche a detta di molti “irriverenti”, che ha sempre preso di mira le istituzioni politiche, culturali e religiose di ogni confessione. Nel 2006 le sue pubblicazioni con vignette su Maometto diedero vita ad una serie di minacce e nel 2011 la redazione fu colpita da un attentato incendiario. Non solo nei confronti di Maometto si sono espressi i suoi fumettisti, ma anche di altre religioni, tra cui quella cattolica nel dicembre 2014 sulla natività. Ci sono paesi in cui parlare di Maometto è contro legge, ed è noto che le loro vignette spesso hanno suscitato scalpore e critiche feroci anche in Occidente. Ma da questa parte, nel cosiddetto mondo “civile” occidentale, vige la libertà di stampa o presunta tale. Pertanto nella laica Francia hanno continuato a lavorare seppur sotto scorta della polizia. Dunque, questi attentatori in classico stile militare fanno irruzione armati e ben preparati, uccidono 12 persone ferendone gravemente altre. Momenti di terrore. Ripresi di nascosto da un tetto freddano a terra un poliziotto che già ferito alza le mani in segno di resa. Tutto ormai corre nel web: la vita, la morte, le opinioni, i processi.
Scappando, cambiano auto e capita che “maldestramente” qualcuno di loro lasci i suoi documenti!?….Già in tarda serata si identifica il primo nome e di lì è facile risalire al secondo. Due sono fratelli con passaporto francese, di origine algerina e rientrati dalla Siria da pochi mesi, il terzo è un senza fissa dimora. Torna alla mente, anche poche ore dopo l’11 settembre già circolavano i nomi e le biografie di quelli che verranno identificati come gli autori membri di Al Qaeda. Così abili a distanza di poche ore da ricostruire addirittura biografie e nessuno li ha fermati prima ? Anomalie… Questi erano già noti ai servizi segreti e dall’America dicono che erano nelle loro ”noflightlist”. Come mai giravano comodamente indisturbati ? Dove è la falla? Chi li copre ? Nati e cresciuti in Europa, migrano pochi mesi a fare corsi di addestramento o per poi rimanere lì e lottare nelle file dell’ Is o di Al Qaeda. Indottrinati a dovere sulle armi in veri campi di addestramento e su una cattiva interpretazione del Corano. Riguardo a quest’ultima, in questi giorni sono venuti allo scoperto, molti esperti… Facile, copia-incollare estrapolazioni di frasi e decontestualizzarle. Si può fare anche con la Bibbia e così via. Ma questo si preferisce ignorarlo; meglio dire “noi siamo la civiltà e loro no”.
In questi giorni in Francia è partita un’ imponente caccia agli attentatori, colpita, derisa da questi terroristi dell’ultima ora. Mentre il mondo vacilla nelle sue opinioni, tavole rotonde si susseguono in tv, nel web, sui social. Dilagano commenti, paure, supposizioni, affermazioni, insinuazioni, istigazioni. Vignettisti d’Occidente ed Oriente si esprimono a modo loro con le vignette e forse sono l’unica risposta sensata e civile in queste ore.Protestano con l’unica arma che conoscono: una matita, e disconoscono le altre. Tutti si chiamiamo in causa scrivendo “JesuisCharlie” è facile, è semplice da dietro un pc. Le istituzioni del mondo governative e religiose esprimono il loro dissenso, condannando l’accaduto. Non basta !!
Igiaba Scego,scrittrice italo somala: ( da Internazionale .it del 07/01/14) :
“..[..]Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l’ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto. Sono stufa di essere associata a gente che uccide, massacra, stupra, decapita e piscia sui valori democratici in cui credo e lo fa per di più usando il nome della mia religione. Basta! Non dobbiamo più permettere (lo dico a me stessa, ai musulmani e a tutti) che usino il nome dell’islam per i loro loschi e schifosi traffici. “
I politici, quella di casa nostra in particolare,talvolta supportati da qualche giornalista, si lasciano andare a esternazioni che dovrebbero meditare attentamente. L ’italiano medio, l’europeo medio è facilmente vulnerabile e permeabile soprattutto dopo l’11 settembre 2001. E’ più facile cedere all’istigazione, all’odio verso il diverso, a da atteggiamenti xenofobi che alla comprensione e alla ragione. Chi inneggia con “Allah Akbar” alla violenza, non può rappresentare l’immenso mondo musulmano che va dall’ altra sponda del Mediterraneo fino all’oceano indiano e oltre, alle Americhe e alla stessa Europa.Va ricordato a questi signori politici (che spesso non ricordano nemmeno gli articoli cardini della nostra costituzione e mi riferisco ai 1,2,3) che in quei Paesi dapprima che in Europa, prima che arrivassero ad “ invaderci” con le loro moschee e quant’altro , da secoli convivevano e convivono con religioni diverse pacificamente.
Sostiene la tesi del complotto americano dei servizi segreti della Cia,il politologo Aleksei Martynov in una intervista a LifeNews ( fonte Russia.it del 09/01/15); chiamano in causa Oriana Fallaci e la sua tesi su l’Eurabia (fonte il Giornale.it articolo del 28/08/14); Mark Zuckenberg fondatore del social Facebook scrive : “Non lascerò che Facebook sia silenziato dagli estremismi. Il mio impegno è per un servizio dove poter parlare liberamente senza paura della violenza” (fonte Repubblica.it del 09/01/15). Permetterà di parlare liberamente ?! Laddove si scriva sul suo social di argomenti che lui condivide altrimenti verrete oscurati, capita spesso; Anonymous con un video annuncia #OpCharlieHebdo (Operazione Charlie Hebdo) :”terroristi, vi dichiariamo guerra” aggiungendo che rintraccerà e chiuderà tutti gli account sui social network collegati ai gruppi terroristi per vendicare quanti sono stati uccisi nella strage.
Siamo osservati, censurati e oscurati continuamente ma lo fanno bene, indorandoci la pillola con la parola democrazia e civiltà. La farsa è di scena. Agli avvoltoi, perché tali sono, vorrei ricordare che un certo Anders Breivk bianco, biondo, occhi chiari, il 22 luglio 2011 uccise 77 persone in Norvegia proclamandosi ”Salvatore del Cristianesimo”. Ahmed il poliziotto freddato, 42 anni, era musulmano e francese.
I terroristi sono stati presi, uccisi sotto gli occhi dei riflettori. Non illudiamoci e non additiamo l’altro come nemico. Vogliono uno scontro di civiltà usando le religioni come mezzo. Questo lo vogliono i governi tutti e le lobby di potere che prima armano il Medio Oriente e poi lo attaccano, sempre che abbiano interessi lì. Altrimenti lo lasciano ai bombardamenti prima e crepare al freddo poi, come avviene per la Palestina, la Siria e tanti altri Paesi dove “non conviene” mischiarsi.
Cosa volete che importi se poi anche durante l’ultimo bombardamento a Gaza sono stati attaccati e uccisi giornalisti, non bisogna parlarne, il vicino non vuole. Solidarietà alle vittime,ai familiari e ai colleghi superstiti che oggi sono tornati al lavoro. La rivista che rischiava la bancarotta ora, ha cospicui finanziamenti e la prossima uscita toccherà un milione di copie.
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