Il Napoli doveva dare risposte dopo l’eliminazione e, dopo stasera, le dà e anche forti. Forse la sconfitta a Milano in Coppa Italia è servita e, non a caso, il Napoli iniziò il suo ciclo dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Un tre a zero netto, rotondo, con una Sampdoria praticamente non pervenuta e, nonostante si sia sbattuto parecchio, con un Quagliarella non al top che non riesce a superare il record di Batistuta.
Albiol lascia il posto a Maksimovic mentre Hysai ritrova un posto da titolare, Giampaolo preferisce Jankto a Praet, in attacco la coppia Quagliarella-Defrel. Il Napoli inizia meglio e ha il possesso palla dalla sua ma la Sampdoria non vuole giocare la parte dell’agnello sacrificale ma fino al 25 non ci sono vere occasioni da gol. Poi apertura di Hamsik per Callejon, lo spagnolo mette in mezzo un cross teso che Milik deve solo mettere in porta.
Neanche il tempo per i bluecerchiati di mettere il pallone a centrocampo che il Napoli recupera palla con Allan, palla ad Insigne, triangolo con Callejon che si chiude con l’ottavo gol in campionato di Lorenzo Insigne che raggiunge già il suo record di gol dell’anno scorso.
La Sampdoria sbanda e, nonostante cerchi di giocare il suo calcio, nonostante pressi bene, non riesce ad innescare Quagliarella e Defrel ben disinnescati da Maksimovic (che cancella la brutta prova di San Siro) e Koulibaly. Anzi il napoli per poco non segna il terzo gol: prima Audero mette in angolo una bella conclusione di Mario Rui poi, sugli sviluppi del corner, Milik risolve una mischia mettendo il pallone in porta ma il VAR annulla, giustamente, per una posizione di fuorigioco di Maksimovic.
Nel secondo tempo la squadra di Giampaolo cerca di accorciare le distanze inserendo anche Saponara per Ramirez. Il pressing è feroce ed efficace (potenziato da Gabbiadini entrato per Defrel) tanto da schiacciare i padroni di casa ma l’unica occasione arriva al 70′. Corner per la Sampdoria, la palla finisce sui piedi di Bereszynski che lascia partire una stafillata che sfiora il palo di un immobile Meret.
Giampaolo si gioca la carta Ekdal mentre nel napoli entrano Diawara e Verdi per Vieira, Hamsik ed Insigne. Ma il napoli per poco non chiude i conti prima con Koulibaly all’85 che, di sinistro, costringe Audero a rifugiarsi in corner. Un minuto dopo Verdi pesca Milik ma il portiere della Sampdoria gli chiude lo specchio. Al’89 Andersen mura col braccio una conclusione di Zielisnki, Pairetto prima assegna punizione poi il VAR gli segnala il rigore. Dal dischetto, nonostante il pubblico voglia Koulibaly, si presente Verdi che firma il 3 a 0.
Milik lascia il posto a Ounas ed è l’ultima nota della partita. Vittoria netta dei partenopei che rinsaldano la loro posizione in classifica e mettono a tacere le voci della critica napoletana, spesso e volentieri eccessivamente critica nel giudicare le prestazioni della squadra.