Il sorriso è lo specchio dell’anima e il nostro biglietto da visita, avere un bel sorriso ci fa fare subito una buona impressione, così come avere l’alito sempre fresco. Avere l’alito cattivo, infatti, è molto invalidante sia perché mette in imbarazzo noi, sia perché mette a disagio chi ci sta intorno.
Se non causato da malattie come sinusite, problemi gastrici, malattie gengivali o infezioni della gola, l’alito cattivo è causato normalmente da batteri presenti nella bocca generati da un’igiene orale sbagliata o scorretta e può essere facilmente combattuto da una pulizia dei denti più accurata e dall’utilizzo di un collutorio per alitosi.
Infatti per avere un’igiene della bocca ottimale, allo spazzolino, al dentifricio e al filo interdentale dovrebbe essere aggiunto sempre anche il collutorio, che non serve solo a rinfrescare l’alito ma, grazie alla sua azione antibatterica e antisettica, aiuta a prevenire il formarsi di carie e gengiviti.
Il collutorio, quindi, è un supporto ai normali sistemi di pulizia del cavo orale e non deve sostituire in nessun modo né spazzolino e dentifricio, né filo interdentale ma, anzi, il suo utilizzo alla fine della normale routine di pulizia, permette di raggiungere quelle zone della bocca in cui lo spazzolino non può arrivare, eliminando così gli ultimi residui di cibo e batteri dalla bocca.
La sua forma liquida, infatti, gli permette di raggiungere le zone più nascoste della bocca, come lo spazio tra i denti, parte della gola e l’interno delle guance, disinfettando così il cavo orale, rinfrescando l’alito e remineralizzando i denti.
Il collutorio può essere usato ogni volta che ci si lava i denti, purché non sia un collutorio a base di alcool che invece è fortemente sconsigliato in quanto irrita le mucose causando danni alla bocca.
La scelta del collutorio, infatti, è molto importante. Sul mercato è possibile trovare due macro tipologie di collutorio: quelli utilizzati come cura terapeutica e quelli invece utilizzati come supporto all’igiene orale che aiutano a prevenire e combattere determinati problemi.
I collutori usati come cura terapeutica vengono prescritti dal dentista, per contrastare un’infiammazione o per aiutare la cicatrizzazione di una lesione in seguito ad un intervento chirurgico dentale per esempio. Contengono al loro interno una sostanza chiamata Clorexidina che funge da disinfettante. Questa sostanza ha infatti un’azione antisettica e battericida che contrasta la formazione di una grande quantità di batteri, tra cui quelli che causano le gengiviti, ma il suo utilizzo deve essere limitato solo al tempo prescritto dal dentista e non oltre.
I collutori per uso quotidiano, invece, sono molteplici e variano in base alla necessità. Sul mercato possiamo trovare quindi:
- Collutori remineralizzanti che sono a base di calcio e fluoro e che servono a prevenire le carie e a remineralizzare lo smalto dei denti;
- Collutori specifici per i denti sensibili;
- Collutori sbiancanti che aiutano a mantenere lo sbiancamento dei denti (soprattutto se associati a dentifrici ad azione sbiancante);
- Collutori specifici per gengive sanguinanti o doloranti;
- Collutori a base di oli essenziali estratti da piante aromatiche che servono per l’alitosi e per avere una bocca fresca.
Una volta scelto il collutorio adatto alle vostre esigenze, la prima cosa da fare prima di utilizzarlo è controllare sull’etichetta sa va usato puro o diluito con acqua. Mettete in bocca una piccola quantità di prodotto (la quantità esatta corrisponde a 20 ml che potrete misurare con il dosatore che di norma ogni flacone possiede in dotazione generalmente nel tappo). Fatelo passare all’interno della vostra bocca assicurandovi di farlo arrivare in tutte le zone e poi sputatelo.
Dopo aver utilizzato il collutorio, evitate di sciacquare la bocca con l’acqua in quanto potrebbe diminuire l’efficacia del prodotto che continua a fare effetto anche dopo averlo rimosso dalla bocca.
In alternativa al collutorio, si possono effettuare dei gargarismi a base di acqua e bicarbonato di sodio. Il bicarbonato, infatti, è un prodotto naturale, ipoallergenico e molto efficace.
Grazie alla sua capacità di neutralizzare l’acidità, un cucchiaio di bicarbonato diluito con acqua, contrasta l’acidità di stomaco permettendo così di combattere l’alito cattivo .Il bicarbonato ha anche un effetto lenitivo sulle ulcere in quanto ne accelera la guarigione e, infine, grazie alla sua azione antibatterica, è in grado di prevenire la formazione delle carie.
La mancanza di igiene, o una scorretta routine di pulizia orale, possono provocare un’alitosi cronica che può essere un sagnale d’allarme per altri problemi o patologie che colpiscono denti e gengive. Queste malattie, sono normalmente provocate dai batteri che si trovano nella placca che si è accumulata sui denti a causa della scarsa igiene.
La placca dentaria è una patina adesiva trasparente che si forma sui denti e che è composta da batteri. Se non rimossa accuratamente, la placca può trasformarsi in tartaro che non può essere eliminato con il solo spazzolino, ma solo grazie ad un trattamento di pulizia dentale professionale.
Evitare la formazione del tartaro è molto importante in quanto con il tempo può irritare le gengive scatenando un processo di infiammazione che può causare la formazione di una serie di malattie dentali e gengivali.