Uno degli elettrodomestici più usati in Italia e nel mondo è la lavatrice, su di essa la ricerca non si è mai fermata e ha permesso di farci arrivare ai giorni d’oggi con elettrodomestici, che per caratteristiche e design non hanno niente in comune di quelle di una trentina d’anni fa.
La lavatrice tramite un motore, un cestello, tanta acqua e una buona quantità di detergente, riesce a lavare i panni (bianchi e colorati) in maniera perfetta, veloce ed economica. L’acquisto di una lavatrice vista la varietà di modelli sul mercato, viene effettuato soprattutto in funzione dei bisogni familiari, esistono infatti sul mercato modelli extra large (per famiglie numerose), modelli a basso consumo (per chi è attento alla bolletta della luce) modelli di misure ridotte (per chi ha problemi di spazio).
Nel prossimo futuro l’evoluzione di tale elettrodomestico è sicuramente orientata all’introduzione di nuove tecnologie, che possano garantire un lavaggio migliore, con un consumo minore anche sotto il profilo dell’impatto ambientale, tematica questa che in questi ultimi anni registra sempre maggior interesse. In tale contesto l’azienda britannica Xeros, ha presentato una lavatrice che a detta degli inventori ha la possibilità di effettuare un lavaggio completo, utilizzando il 10 per cento di acqua attualmente impiegata e con poche gocce di un detersivo per lavatrice speciale (quest’ultimo acquistabile già on line).
La tecnologia adottata è quella dei polimeri di plastica, quest’ultimi vengono introdotti durante il ciclo di lavaggio attirando lo sporco e restituendo i panni perfettamente puliti ed asciutti. Come è abbastanza intuitivo capire, il risparmio in termine economico potrebbe raggiungere, in ogni famiglia, cifre importanti, la lavatrice del futuro potrebbe consentire infatti sia una riduzione notevole dei costi legati all’acqua consumata (e dell’elettricità impiegata) che un notevole risparmio legato all’acquisto dei detergenti, il tutto garantendo la massima qualità di lavaggio. L’impatto ambientale, inoltre, sarebbe fortissimo, soprattutto in zone in cui la crisi idrica pregiudica la vita quotidiana, di tante persone. Si deve infatti pensare che le lavatrici attuali consumano mediamente 35 litri di acqua per chilo di bucato, e riuscire a ridurre questa quantità potrebbe aiutare considerevolmente il nostro pianeta, moderando il consumo di quello che è un bene primario, fino ad ottenerne un risparmio, che si potrebbe quantificare nell’ordine di miliardi di litri l’anno.
Oltre al risparmio la lavatrice del futuro promette un aumento della comodità legata al lavaggio dei panni, questi ultimi essendo lavati in un ambiente senza acqua, sarebbero recuperati dall’interno del cestello praticamente asciutti, rendendo di fatto il lavaggio molto più veloce ed eliminando il tempo e la fatica, che al giorno d’oggi viene riservata a tutte le operazioni che portano all’asciugatura del bucato. La lavatrice, che a detta degli inventori è già stata testata presso i laboratori della ditta produttrice, dovrebbe essere commercializzata, all’inizio solo presso la grande distribuzione (ristoranti e catene alberghiere) abbastanza presto, alcune fonti parlano addirittura entro il 2015.