<strong>Eboli, le emozioni del Primo Maggio, festa dei lavoratori appena passata, il Sindaco Cariello, attraverso i social ha ricordato cosi’ questo importante evento:
1 maggio, “Festa dei lavoratori”: una data simbolica nella storia delle conquiste sociali.
Una ricorrenza che ha radici antiche nella quale si ritrovano donne e uomini di nazionalità diverse, dall’Europa agli Stati Uniti. Una giornata che evoca sentimenti diversi, anche contrastanti. Nel nostro tempo, e non solo nel nostro Paese, non sempre “lavoro” vuol dire conquista, realizzazione.
Spesso “lavoro” è sinonimo di precarietà, di incertezza. Finanche di disperazione, per chi non ne ha uno e lotta quotidianamente per ottenerlo. Per chi lo ha perduto e non sa come andare avanti. Per chi, ancora alle prese con gli studi, non sa se mai potrà avere un lavoro all’altezza delle sue aspettative.
Ma il lavoro è, soprattutto, un diritto sancito dalla nostra carta costituzionale: è sul lavoro che si fonda la nostra Repubblica. Questo, cittadini ed istituzioni, non dobbiamo mai dimenticarlo. Farlo significherebbe rassegnarsi alla negazione di un principio fondamentale, rinunciando ad uno dei beni più preziosi per ogni individuo.
L’augurio che, in questa giornata, faccio a me stesso e a tutti noi è, dunque, quello di non cedere alla rassegnazione, allo scoramento. Di conservare la fiducia, di ritrovarla qualora la perdessimo. Continuando, con tenacia, ad indirizzare ciascuno il proprio sforzo e il proprio impegno, affinchè la parola “lavoro” possa tornare a significare futuro, libertà, dignità.