Collasso. Questa parola riassume il finale di stagione dell’Inter e anche la partita di stasera. Cinque minuti di pressing, poi il Napoli schianta gli avversari, complicando non poco la partecipazione dei nerazzurri alla prossima Champions League.
Karnezis in porta, Mertens per Insigne, questi i cambi di Ancelotti. Spalletti non cambia nessuno. L’Inter vuole cementare la qualificazione in Champions, il Napoli migliorare la sua classifica. Motivazioni diverse ma, a vedere la partita, sembrerebbe il contrario. Il possesso palla è in leggero favore degli ospiti (55% a 45%) ma i padroni di casa creano di più e meritano. Ampiamente. L’Inter ci prova nel secondo tempo dopo il due a zero e un super Koulibaly gli impedisce di trovare il gol, ma dal tre a zero Spalletti tira i remi in barca e dice “Testa all’Empoli”.
Bastano tre minuti al Napoli. Malcuit inventa per Mertens, ma il belga manda alto di poco. Al 16 Milik ci prova dal limite dell’area, palla a lato. Due minuti dopo il suo connazionale Zielinski trova il suo sesto gol in campionato. Errore in disimpegno di Asamoah, la palla arriva al polacco che lascia partire un terra-aria che fulmina Handanovic e si infila nel sette.
Ghoulam prima e Milik poi non trovano il raddoppio e l’Inter si affaccia in area solo alla mezz’ora. Perisici supera Albiol e mette in mezzo ma Koulibaly mette in angolo. Al 37′ grande occasione per Lautaro per il pareggio: l’argentino supera Albiol e di punta prova a battere Karnezis, ma il portiere greco di piede allontana. Alla fine del primo tempo Callejon stoppa un pallone vagante in area mandando a lato di poco.
Nel secondo Spalletti toglie Politano, non al massimo, e si gioca la carta Icardi. Per i primi dieci minuti l’Inter pressa e schiaccia il Napoli ma si dimentica di tirare in porta. E alla fine il Napoli viene fuori. Al 55′ Fabian Ruiz lancia Mertens ma il belga ha un eccesso di altruismo e, tentando di servire Milik, si fa recuperare da Miranda. Spalletti si gioca la carta Vecino ma 61′ Callejon pesca Ciro Mertens in area, il belga fulmina Miranda e Skiniar e raddoppia.
Al 65′ doppia occasione per riaprire la partita: Vecino mette in mezzo all’area partenopea di petto, conclusione al volo di Vecino ma Karnezis riesce a metter in angolo. Sul corner seguente Koulibaly prima mette fuori dall’area poi Lautaro tira di prima intenzione, Karnezis è battutto ma il difensore senegalese toglie letteralmente la sfera dalla porta. E il Napoli punisce: Milik, lanciato da Callejon, tira in porta, Handanovic respinge ma Malcuit anticipa Miranda e serve un cioccolatino a Fabian Ruiz che deve solo appoggiarlo in porta.
Al 74′ Lautaro, il migliore dei suoi, ci riprova da calcio d’angolo ma stavolta prende la traversa. Ancelotti toglie Milik e mette Insigne. Quattro minuti dopo Mertens pesca di nuovo Fabian Ruiz che segna la sua prima doppietta e il anche il suo quinto gol in campionato (sesto stagionale).
Spalletti, capendo che ormai la partita è finita, per non perdere Perisic (diffidato) lo sostituisce Candreva mentre Ancelotti sostituisce Mertens con Younes per concedergli un’ovazione. All’80’ Malcuit, in un eccesso di sicurezza, si fa rubare palla di Icardi e Albiol lo atterra in area. Rigore ineccepibile e trasformazione perfetta.
L’unica nota è la sostituzione di Luperto di Koulibaly. Napoli che dimostra di essere la seconda forza del campionato mentre l’Inter, dopo aver gettato dalla finestra tutti i punti di vantaggio sulle inseguitrici, oggi si gioca la Champions con l’Empoli domenica prossima. E con la squadra di Andreazzoli in forma che si gioca la salvezza, la partita non è scontata anzi.