NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA – giovedì 27 giugno. In prima assoluta Edipo a Colono, scritto da Ruggero Cappuccio per la regia di Rimas Tuminas. Incontro pubblico con Daniel Pennac a Made in Cloister. Lunetta Savino ed Eduarda Iscaro protagoniste di Non farmi perdere tempo di Massimo Andrei.Cinema al Dopofestival con Shakespeare in love di John Madden.
Comunicato stampa
“La programmazione del Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, prosegue giovedì 27 giugno con il debutto in prima assoluta, alle 21 al Teatro Grande di Pompei, di Edipo a Colono, scritto da Ruggero Cappuccio dall’opera di Sofocle, diretto da Rimas Tuminas, con Claudio Di Palma, Marina Sorrenti, Fulvio Cauteruccio, Franca Abategiovanni, Giulio Cancelli, Davide Paciolla, Rossella Pugliese. Il coro è formato da Nicolò Battista, Martina Carpino, Cinzia Cordella, Simona Fredella, Gianluca Merolli, Enzo Mirone, Francesca Morgante, Erika Pagan, Alessandra Roca, Piera Russo, Lorenzo Scalzo. Lo spettacolo rientra nell’ambito di Pompeii Theatrum Mundi — la rassegna estiva di drammaturgia antica promossa da Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e Parco Archeologico di Pompei, in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia 2019, quest’anno anche tra i Progetti speciali del NTFI. Edipo a Colono è prodotto dal Teatro Stabile di Napoli–Teatro Nazionale e Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia (replica il 28 e 29 giugno ore 21).
Alle 18, invece, nello spazio di Made in Cloister l’ultimo momento del laboratorio “Che altri si vantino di cio’ che hanno scritto, io sono orgoglioso di quello che ho letto”. Jorge Luis Borges, che termina con un incontro aperto al pubblico condotto dallo scrittore Daniel Pennac insieme a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi.
Alle 21 al Teatro Sannazaro, è previsto Non farmi perdere tempo – tragedia comica per donna destinata alle lacrime, scritto e diretto da Massimo Andrei con Lunetta Savino ed Eduarda Iscaro. In scena la storia di Tina, una donna di ventisette anni che ne dimostra sessanta. Una donna comune, colpita dal destino, che tuttavia non si arrende mai (ancora in scena il 28 giugno ore 19).
Replica ore 19.30 e 21.30 lo spettacolo del Teatro de los Sentidos Reneixer, diretto da Enrique Vargas (continua ancora il 28 e 29 giugno ore 18, 20 e 21.30).
Ultimo appuntamento della giornata alle 22.30 nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, con la rassegna Drammaturgia per il cinema, a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta la proiezione di Shakespeare in love di John Madden.
Secondo appuntamento con il grande teatro, quello proposto il 27, 28 e 29 giugno alle 21 al Teatro Grande di Pompei nell’ambito della rassegna del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e Parco Archeologico di Pompei, Pompeii Theatrum Mundi, realizzata in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia 2019.
Si tratta dell’Edipo a Colono nella riscrittura firmata da Ruggero Cappuccio dall’opera di Sofocle, con la regia del lituano Rimas Tuminas. Diretti dal 67enne regista recitano Claudio Di Palma (nel ruolo di Edipo), Marina Sorrenti (in quello di Antigone), Fulvio Cauteruccio (è Creonte) Franca Abategiovanni (il Capo Coro), Giulio Cancelli (è Polinice), Davide Paciolla (è Teseo), Rossella Pugliese (Ismene).
Il coro è formato da Nicolò Battista, Martina Carpino, Cinzia Cordella, Simona Fredella, Gianluca Merolli, Enzo Mirone, Francesca Morgante, Erika Pagan, Alessandra Roca, Piera Russo, Lorenzo Scalzo. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Adomas Jacovskis; le musiche di Faustas Latenas; assistente alla regia è Gabriele Tuminaite. La produzione è del Teatro Stabile Napoli-Teatro Nazionale e Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia 2019.
«L’Edipo a Colono di Sofocle – annota Ruggero Cappuccio – è forse il più alto paradigma del dolore. In esso risplendono le radici delle energie misteriose che il genere umano è stato chiamato a sfidare nell’arco di migliaia di anni. La trasmissione transgenerazionale del male brilla in una forma poetica in cui filosofia, ritualità e libero arbitrio si danno un appuntamento fatale». Nella riscrittura di Ruggero Cappuccio approdiamo in un luogo della memoria sospeso nel tempo, in cui i segni incancellabili della classicità si specchiano con il clima novecentesco della psicanalisi, delle guerre, delle lotte tra popoli per il raggiungimento del potere.
Per il regista lituano: «L’opera di Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio potrebbe essere descritta in due parole: “disperata euforia”. Abbiamo lavorato su un testo scritto secondo i dettami del genere narrativo-poetico. Attraverso il caos, la sofferenza umana cresce fino a diventare dramma delle emozioni. Questo è il percorso della nostra performance. Colui che nega a se stesso qualsiasi inutile superficialità è un uomo libero. La storia di Edipo-padre e di Ismene è un trionfo di giovinezza, di gloria dell’essere al mondo. La morte del padre è una cerimonia di cui tutti siamo testimoni. La cosa più importante, nella vita, è riuscire a vedere ciò che abbiamo intorno. Un attore sale sul palcoscenico per trovare la verità di un personaggio ed accompagnarlo sul sentiero della percezione». Dopo Pompei lo spettacolo andrà in scena l’8 luglio 2019 al Teatro Alighieri di Ravenna.
La giornata di eventi del NTFI inizia alle 18 nello spazio di Made in Cloister, dove si svolgerà l’incontro aperto al pubblico intitolato “Che altri si vantino di cio’ che hanno scritto, io sono orgoglioso di quello che ho letto”. Jorge Luis Borges, che vedrà protagonista Daniel Pennac insieme a Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, ultimo momento del laboratorio che si è svolto a Palazzo Fondi il 25 e 26 giugno, dedicato a chi ama scrivere e a chi legge di tutto.
Incontrare Pennac è intraprendere un viaggio intimo e condiviso alla scoperta dell’esperienza collettiva della lettura e della scrittura. Cosa ci spinge a scrivere? Da dove viene l’insaziabile appetito per la lettura? Cos’è la curiosità, cos’è la narrazione e quali sono le loro molteplici manifestazioni? Qual è il punto di incontro fra lo scrittore ed i suoi lettori, o fra lo scrittore e il lettore che è in lui? Sono queste le domande a cui il progetto che coinvolge Daniel Pennac, Massimiliano Barbini e Ludovica Tinghi, vuole rispondere.
Mentre al Teatro Sannazaro ore 21 va in scena Non farmi perdere tempo – tragedia comica per donna destinata alle lacrime, scritto e diretto da Massimo Andrei, che vede in scena Lunetta Savino ed Eduarda Iscaro. La storia raccontata è quella di Tina, una donna di ventisette anni che ne dimostra sessanta. Tina è una donna comune, colpita dal destino, che tuttavia non si arrende mai. La donna ha individuato il tempo a sua disposizione come risorsa-energia-fortuna-possibilità e se n’è impadronita produttivamente: lo ha conquistato. Ad un certo punto della sua vita, sollecitata da un evento, decide di affrontare e concludere molte delle faccende ordinarie e straordinarie, delle aspirazioni e passioni che ha sopportato, aspettato o rimandato per molto tempo. Siano esse familiari o d’amore o di lavoro o di divertimento, vanno affrontate adesso, perché il tempo stringe. Naturalmente non tutto si può fare, ma vale sempre la pena cercarne o perlomeno conquistarsene “la possibilità”. Come il pirandelliano protagonista de L’uomo dal fiore in bocca si rifugia nell’immaginazione, così Tina si rifugia nella grande medicina che è la fantasia, pur non perdendo mai di vista il concreto. Lunetta Savino, attrice prismatica, interpreta Tina, invecchiata per una rara patologia e dimostra ad una coetanea che gli eventi tristi spesso hanno un’altra chiave di lettura: quella buffa. La coetanea rimasta visibilmente giovane, che le tiene compagnia suonando una poetica fisarmonica, è Eduarda Iscaro. Nonostante si passi continuamente dalla casa alle scale del palazzo, dalla strada a uno studio medico, lo spazio scenico praticato resta stretto e circoscritto come la vita di Tina, ma qualcosa lo rende ampio come la sua anima.
Alle 22.30 proseguono gli appuntamenti al Giardino Romantico di Palazzo Reale con la rassegna Drammaturgia per il cinema, a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta la pellicola Shakespeare in love di John Madden.
Casa del Festival – Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito 1
Tutti i giorni 10.00 – 19.00
mail: biglietteria@napoliteatrofestival.it
biglietteria: 344 045 6788
infopoint: 344 045 4626
Intero € 8,00
ridotto under 30 – over 65 € 5,00
Letteratura e Teatro Ragazzi € 5,00
Pompeii Theatrum Mundi da € 10 a € 30
Gratuito diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale.
Per informazioni www.napoliteatrofestival.it