<img class="alignleft size-medium wp-image-220383" src="https://magazinepragma.com/wp-content/uploads/2019/07/65527592_10156369944065936_7620814602212737024_n-204x300.jpg" alt="" width="204" height="300" />Ieri è ufficialmente iniziato il Calciomercato, due mesi e un giorno (il 2 settembre la conclusione ) e il tormentone è sempre quello, Barella.
Nicolò, figliol prodigo del Cagliari, che rappresenta una Regione, si sarebbe promesso all’Internazionale ancora prima che Antonio Conte si accasasse a Milano sponda nerazzurra.
Forse per raggiungere il suo amico Raja Naingollan, anche se non è detto che il belga rimanga, visto il ruolo simile al potenziale futuro sposo nerazzurro.
Barella, ora più che mai eccitato dall’idea di sentire dal campo la musichetta della Champions, sembrerebbe abbia (di fatto) smentito, tramite il suo Agente Alessandro Beltrami, suo e del belga amico, a mezzo della Gazzetta dello sport di oggi le dichiarazioni di ieri sera del Suo attuale (non si sa sin quando) Presidente del Cagliari Tommaso Giulini sul fatto di accettare la Roma.
La Società isolana sembrerebbe avere raggiunto un accordo, 35 milioni più il cartellino di Defrel da quindici (15), graditissimo e quindi raggiunti i fantomatici 50 Milioni chiesti sarebbero stati offerti.
Ecco, adesso, puntualmente, il giorno dopo, praticamente la sera stessa per potere apparire sui giornali cartacei (anche se non sarebbe più necessario visto che sono anche on-line), magari pochi minuti dopo le dichiarazioni alle TV di Giulini ecco che il Signor Beltrami faceva trapelare l’insofferenza del suo assistito senza però che lo stesso abbia mai fatto alcuna dichiarazione diretta, sempre e solo l’agente ha parlato per lui.
Chi conosce Nicolò sa che è un bravo ragazzo, che non vorrebbe danneggiare la Società che lo ha svezzato, che lo ha fatto crescere, che gli ha dato visibilità e che ha cresciuto il suo talento, giorno dopo giorno, anno dopo anno sino all’avvenuta maturazione.
Più maturo dei suoi 22 anni, forse anche perché sposato con una donna più grande e matura di lui, che l’ha aiutato nella stessa crescita mentale, tuttavia adesso questo suo desiderio di giocare la Champions lo sta divorando.
Forse e, parafrasando, pare la stessa brama di vittoria dei Campioni D’Italia attuali che non riescono, oramai da una vita, a conferire in bacheca quella Coppa dalle Grandi orecchie, tanto desiderata.
Non vorremmo che questa brama divori il numero 18 rossoblù perché spesso fa più danni che benefici.
A volte i desideri rimangono insoddisfatti, non sappiamo all’attualità se ciò avverrà anche per il gioiello cagliaritano, sarà questione di ore o giorni.
Speriamo non mesi, ma siamo speranzosi che entro questa settimana tutto dovrebbe risolversi, sempre che da Milano paghino il richiesto, 50 Milioni di Euro!
Perché se un povero cristo qualunque entra in un negozio e vuole un qualsivoglia oggetto, che sia un cellulare, un armadio, un pantalone, DEVE pagare il prezzo in vetrina, non proporre altro.
Il Presidente Giulini ha sempre accontentato i desideri dei suoi tesserati considerando anche che tenere un giocatore amareggiato è un danno per entrambi.
Non c’è mai stato uno che sia uno che non sia stato soddisfatto, ma come una coppia che si rispetti a godere devono essere entrambi, non solo uno!
Benché il Presidente del Cagliari abbia dichiarato che Nicolò necessitasse di due (2) giorni per riflettere e accettare la proposta della Roma, dando quasi l’impressione fosse una formalità, sembrerebbe che nemmeno per un minuto a Barella sia passata l’idea di accettare simil proposta, un impuntamento che potrebbe portare ad un ulteriore irrigidimento del Cagliari, potrebbe!
I tifosi più attempati ricorderanno di un altro Nazionale che fu tenuto in castigo per un anno rovinandosi la carriera, chiedere a Federico Marchetti, reo al tempo di dichiarazioni non piaciute all’allora Presidente del Cagliari Cellino tornato alla ribalta col suo nuovo giocattolo, il Brescia tomato in Serie A.
Ricordiamo che Barella è legato ad un contratto sino al 30 giugno 2022 e che la stagione che avrà da disputarsi quest’anno collima con il Centenario della nascita del sodalizio rossoblù nato nel 1922.
Per cui il Presidente Giulini non vorrebbe avere sulle spalle un giocatore insoddisfatto in rosa e una tifoseria avvelenata per la cessione più importante della storia gestita in maniera negativa per la stessa Società.
I tifosi tifano il Cagliari, non Barella, Nicolò è un giocatore del Cagliari non il Cagliari!
Sebbene sia una perla incastonata in un cuore rosso e blu gli interessi dei tifosi è avere una squadra degna di giocare in Serie A e non accontentare l’Inter o lo stesso giocatore.
Da un po’ di tempo è iniziato, anche sui Social, un irrigidimento verso questa promessa di matrimonio fatta dal ragazzo ad una Società che si fa forte di questa senza rispettare quella di appartenenza.
L’agente di Nicolò fa certamente l’Ambasciatore, non porta pena e, tra l’altro, andrebbe presumibilmanrte a suo svantaggio l’offerta milanese, essendo meno remunerativa di quella romana.
L’attenzione va tenuta sui rapporti tra il Cagliari, che decide sulle sorti del giocatore e la Società offerente che comunque deve soddisfare le richieste economiche del venditore.
Come se Zaniolo, gioiello della Roma, si fosse promesso alla Juventus e si impuntasse di andare via perché vuole giocare la Champions.
Ora Cagliari non è Roma e ricordiamo sempre ai più attempati tifosi cosa successe quando un certo giocatore della Lazio, Beppe Signori, idolo della tifoseria biancoceleste, fu messo in vendita dall’allora Presidente Cragnotti.
Roma a ferro e fuoco, Beppe non andò al Parma di Callisto Tanzi!
Cagliari non è Roma, ma stiamo attenti a non fare arrabbiare il famoso cane che dorme!
A Cagliari si vorrebbe che Nicolò facesse la Storia, che sposasse la stessa scelta di Gigi Riva da Leggiuno, ma i tempi sono cambiati.
Nicolò non è Totti che rimase a Roma per sempre come Maldini a Milano ma ben pagati entrambi e sebbene i sogni di gloria e Champions del pupone fossero appena abbozzati, suggeriamo al rossoblù di stare attento perché anche se non parla, anche se il suo agente fa i suoi interessi sarebbe bene non esagerare a stare zitto, la gente vuole sapere cosa pensa in prima persona, non in terza!
”Non so quale sarà il mio futuro, io al Cagliari finora ho dato tutto e prima di venire in Nazionale ho salutato tutti, compagni e dirigenti, come ogni anno quando si è sicuri di restare”. ”Ogni giocatore ha il suo percorso, fa le sue scelte, Riva, Cossu, Conti hanno fatto scelte di vita. Specie a questi livelli ha mille futuri possibili” . Il mercato è aperto per me, ma adesso penso solo ai prossimi importanti impegni con la maglia azzurra”.
Nicolò Barella dal ritiro della Nazionale, 4 Giugno 2019