SI CHIUDONO LE CELEBRAZIONI DEI 60 ANNI
Una giornata dedicata alla C tra identità, storia, passione e innovazione. Sono stati celebrati i 60 anni della C, nata con Artemio Franchi, il 13 luglio 1959. ll cuore dell’evento si è tenuto nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio con un “viaggio” tra storia, presente e innovazione, ma anche di confronto sul calcio.
A tutti gli eventi sono intervenuti il presidente della FIFA, Gianni Infantino e della FIGC, Gabriele Gravina.
“ La Serie C – spiega Ghirelli– è la radice forte dove innestare il cambiamento : IDENTITÀ ( noi siamo la lega del territorio e della formazione di giovani calciatori); REGOLE ( noi siamo obbligati ad essere la governance che mette regole, passa da qui la riconquista della credibilità); SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, GIOVANI, (noi siamo la lega dei PULMINI, andiamo a prendere nelle proprie abitazioni i ragazzi e le ragazze per portarli al campo sportivo ed insegnare loro a giocare a calcio e, contemporaneamente, li allontaniamo dai pericoli e svolgiamo una funzione sociale); EUROPA E MONDO, il calcio è un grande villaggio in cui non serve il vocabolario, chiediamo regole che salvaguardino i nostri giovanissimi calciatori dai “mercanti del tempio” .
Quando la tradizione si intreccia con il senso di identità, si lega al territorio, ai campanili, alla passione e all’innovazione si parla di Serie C”. Nel corso dell’evento a Palazzo Vecchio si sono tenute le premiazioni di ex presidenti della C e federali ed è stato assegnato un riconoscimento al CT della Nazionale femminile, Milena Bertolini e a Daniele Arrigoni per la medaglia di bronzo con la Nazionale Universitaria alla Universiade di Napoli.
Spazio poi al pallone con la presentazione di quello storico C60 e quello della prossima stagione.
I 60 ANNI DELLA LEGA PRO. PRESIDENTE GHIRELLI: “CREIAMO UNDER 14”. SACCHI: “E’ IMPORTANTE CAMBIARE LA MENTALITÀ”. ARRIGONI: “UNDER 14 ALZEREBBE IL LIVELLO”. INFANTINO “INTERVERREMO PER PROTEGGERE TUTTO IL CALCIO”
La lunga giornata del compleanno della Lega Pro è cominciata in mattinata con l’inaugurazione della Limonaia nel giardino della sede: a fare gli onori di casa il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e a tagliare il nastro due ospiti d’eccezione come il Presidente della Fifa Gianni Infantino e il Presidente della Figc Gabriele Gravina.
La Limonaia è stata intitolata a Nettie Honeyball, prima calciatrice della storia. Poi c’è stata la firma dell’importante partnership tra la Lega Pro e la Coldiretti per l’accordo ‘Campagna amica’, proposta per valorizzare le eccellenze alimentari dell’Italia, i prodotti dell’agricoltura, la legalità, una vera e propria educazione alimentare per il tifoso. L’accordo è stato firmato dal Presidente Ghirelli e dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Inaugurato poi il museo Franchi, dedicato al grande dirigente toscano, ex Presidente Uefa e vice Presidente Fifa, che il 13 luglio 1959 firmò l’atto di nascita della Serie C.
Attenzione poi puntata sul convegno che aveva per tema ‘I giovani e la loro tutela’. Perentorio il Presidente Ghirelli: “Vogliamo alzare la qualità delle nostre squadre, vorremmo creare l’Under 14. Ma per farlo abbiamo bisogno di leggi che proteggano i ragazzi dai mercanti del tempio”. Il vice Presidente della Lega Pro Jacopo Tognon ha spiegato il funzionamento attuale delle leggi.
Molto applaudito il discorso di Arrigo Sacchi, relatore d’eccezione: “Avevo il desiderio di vincere con merito. L’Italia è un paese dove è difficile cambiare le cose, soprattutto la mentalità. Si pensa che la furbizia e il tatticismo paghino sempre. Perché il calcio, alla fine, è il riflesso della società. Ma non è con la furbizia che si arriva a essere più bravi. Il bel gioco paga. L’ultima volta che abbiamo giocato in attacco è stato… con i romani 2000 anni fa! I giovani sono il patrimonio. Ed è importante la mentalità. Nel Milan feci fuori un giocatore che faceva tardi tutte le notti”.
Al convegno era presente anche Daniele Arrigoni, ct della Nazionale Universitaria fresca di medaglia di bronzo all’Universiade di Napoli: “Sono favorevolissimo alla creazione dell’Under 14, sarebbe importante spostare di un anno la formazione per alzare il livello. E’ un passaggio che darebbe i suoi frutti e mi spingerei oltre: ci vorrebbero dei corsi specifici anche per i tecnici dei settori giovanili, perché trattare con i giovani è un ruolo ancora più delicato”.
Roberto Samaden è il responsabile del settore giovanile dell’Inter: “I giovani sono il serbatoio delle risorse umane. Per me andrebbe creato un ranking delle società che fanno investimenti nei settori giovanili”.
Ha concluso il Presidente della Fifa Infantino: “Tutto il calcio va protetto. Stiamo lavorando sul regolamento che riguarda gli agenti e sarà molto più rigido. E lo faremo anche sui giovani”.