Ecco la griglia del campionato si Serie A 2019/2020 di Magazine Pragma. Una nota prima di leggere: la seguente classifica è basata sui movimenti di mercato conclusi fino al giorno 20 Agosto 2019.
1°: Juventus. La vecchia signora ha sempre una squadra di primo livello, anzi due squadre. Ha perso qualcosa rispetto all’anno scorso, il cambio di allenatore non è mai totalmente indolore. E in attacco ci sono troppi giocatori, ma è sempre la favorita.
2°: Napoli. L’unica fra le grandi a non aver cambiato allenatore. E le perdite di Albiol, Rog e Hysai (non ufficiale ma quasi sicura) sono state compensate con gli acquisti di Di Lorenzo, Manolas, Elmas e Lozano.
3°: Inter. Brutta gestione delle situazione Icardi e le perdite di Perisic e Naingolann sono forti. Ma l’acquisto di Barella e Lukaku sono ottimi. E Conte in panchina è una garanzia forte.
4°: Roma. Nuovo allenatore, nuova squadra. Ma anche le altre dietro hanno delle lacune. Ed inoltre Fonseca e i giocatori, vecchi e nuovi, hanno una grinta nuova. Quella grinta che il primo Di Francesco aveva trasmesso fino all’inizio della nuova stagione.
5°: Milan. Gianpaolo ha grinta e carattere. E le sue squadre giocano a calcio. Inoltre i rossoneri non hanno più lo spauracchio della UEFA sul collo. Torneranno alti, non quest’anno. Ma finalmente riformano.
6°: Sampdoria. Gli stessi giocatori dell’anno scorso. E con una squadra non giovane ma neanche troppo vecchia. Quagliarella ha un anno in più, ma l’assenza delle coppe farà la differenza per Di Francesco.
7°: Lazio. Inzaghi ha vinto due trofei, una supercoppa Italiana ed una Coppa Italia. Ma hanno lo stesso problema: sono in tredici. E l’Europa League ruba più energie della Champions, specialmente nella fase a gironi.
8°: Atalanta. Perché ottava l’Atalanta? Sono stati la rivelazione del campionato. Ma non hanno la struttura per la Champions e Muriel, Malinovsky e Skrtel, con la perdita di Mancini, è troppo poco. Soprattutto col Papu Gomez ed Ilicic più vecchi di un anno. E lo stesso Gasperini è ben consapevole che il terzo posto è arrivato anche per il tracollo di ben cinque candidate all’Europa.
9°: Torino. Le squadre che giocano i preliminari, in particolare quelli di Europa League, partono in quarta. Ma la fatica a Dicembre arriverà implacabile, soprattutto in caso di qualificazione.
10°: Cagliari. Salvezza sicura e tranquilla. Niente da aggiungere.
11°: Fiorentina. Montella ha cannato due stagioni di fila. Ha affossato i viola l’anno scorso, un pareggio e sette sconfitte. Salvezza raggiunta grazie all’Empoli di Ballardini, che ha distrutto il lavoro di Andreazzoli. Ma Commisso ha dato fiducia e i giocatori non vogliono sfigurare di nuovo.
12°: Bologna. Motivati anche dalla malattia di Mihalovic, i rossoblu hanno dimostrato di essere solidi e quadrati. Un paio di posizioni in meno quest’anno, ma la salvezza è a portata di mano.
13°: Parma. Stesso discorso del Bologna. Se Inglese e Gervinho non si infortunano tutti e due contemporaneamente di i nuovo, la salvezza arriverà ben prima della penultima giornata.
14°: Genoa. Andreazzoli è un ottimo allenatore. Il suo Empoli si sarebbe salvato senza Ballardini. Il Genoa, se Preziosi non decide come al solito di svendere tutti eviterà di conquistare la salvezza all’ultimo minuto dell’ultima giornata.
15°: Udinese. Tudor stavolta rimane. E Lasagna ha rinunciato alle big in cambio di un posto da titolare. Inoltre hanno molta esperienza. La paura della retrocessione per due anni di fila li ha temprati. Lotteranno ma c’è chi è messo peggio.
16°: S.P.A.L. . Si salveranno anche quest’anno. Ma sarà più difficile. Squadra quadrata, allenatore i gamba ma un po’ vecchi. Se la prossima stagione non prenderanno contromisure rischieranno.
17°: Brescia. Voglio dare fiducia a Balotelli. Sembra aver messo un po’ la testa a posto, almeno in campo. E comunque rimane un ottimo giocatore. E il Brescia si è messo una spanna sopra le altre.
18°: Sassuolo. Non ce la faranno stavolta. Troppi giocatori sopravalutati, Berardi in primis, e sempre meno contromisure per evitare la retrocessione. Migliori di altre ma la B stavolta…
19°: Lecce. Quasi la stessa squadra della B. E troppo spesso i bomber della serie B falliscono in serie A.
20°: Verona. Discorso uguale al Lecce.