Crispano: Nota del Dottor Michele Emiliano che attraverso i social, annuncia la seguente notizia:
Crispano: SONO INIZIATI I LAVORI ALL’ESTERNO DEL PLESSO SCOLASTICO DEL RIONE CAPPUCCINI.
Sono partiti i lavori all’esterno del plesso scolastico del rione Cappuccini, là dove girai un video in campagna elettorale sottolineando il degrado e il pericolo che i bambini correvano, tra erba alta, chiodi e altri oggetti abbandonati. Gli operai hanno già ripulito la zona e sono partiti con la realizzazione delle opere programmate;
Sono convinto che dopo l’ultimazione dei lavori occorra preservare la zona con la manutenzione e il rispetto che richiedono l’impegno nostro ma anche l’aiuto dei cittadini. Noi non ci fermeremo qua ed abbiamo altri progetti in cantiere per migliorare ancora di più le condizioni di sicurezza dell’istituto;
I crispanesi che incontro ogni giorno, mi chiedono impegno, fatti e buone notizie. Noi lavoriamo senza sosta per accontentarli, nel rispetto della legalità e dei tempi della burocrazia, a volte asfissianti ma avendo sempre a cuore l’impegno per cui ci siamo candidati.
Note su Crispano:
Crispano è posizionata al centro della fertilissima pianura campana, Campania Felix. Questa circostanza ha fatto in modo, sin dall’antichità, che il suo territorio divenisse metà ambita di molte popolazioni, a partire dagli etruschi, della vicina Capua, dei greci di Cuma e delle genti pre-romane campane, tra cui gli osci ed i sanniti.
I più vicini ritrovamenti neolitici si sono avuti nei vicini comuni d’Orta d’Atella e di Gricignano d’Aversa.
L’etimologia del nome deriverebbe da praedium crispianum ovvero proprietà della gens Crispia Crispano.
Altre fonti, non documentate, attribuiscono l’origine del nome ad un soldato o dignitario romano, tale Crispius, che secondo la tradizione ricevette le terre di Crispano in contropartita a servigi militari.
L’assetto urbanistico di Crispano nel reticolo della prima centuriazione, quelle eseguita nel 133 a.C. , all’epoca di Tiberio Gracco, non trova molti riscontri.
La centuriazione d’epoca imperiale ha influenzato, e non poco, l’attuale configurazione. D’altro canto la romanità di Crispano è sostenuta dal ritrovamento, agli inizi del secolo, di un ipogeo romano, avente interessanti raffigurazioni. Lo storico Ernesto Pontieri (2) descrive, questo reperto, come unico documento di pittura post-pompeiana del I secolo d.C.
Scarse le notizie sull’epoca post-Romana, ma con la capitolazione dell’impero romano (476 d.C), quindi con la relegazione a Napoli dell’ultimo imperatore, Romolo Augustolo, da parte d’Odoacre, si può tranquillamente affermare che nel comprensorio napoletano terminò materialmente l’impero romano e dove di conseguenza i barbari posero le basi per la dominazione sull’Italia.
Quei villaggi che oggi portano il nome di Crispano, Caivano ecc., nell’alto medioevo, furono interessati dalle continue scorrerie dei longobardi del ducato di Benevento, questi alla fine del 500 d.C., tramite le roccaforti di Sant’Arcangelo e San Giorgio in Caivano, tentarono più volte di conquistare Napoli.