TUR DE VASC – 28 E 29 SETTEMBRE. La bolletta, ‘O spusalizio, L’orso e con gli accompagnatur Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Ciro Burzo, Mario Ascione.
comunicato stampa
“Sabato 28 e domenica 29 settembre riparte la stagione teatrale del Nuovo Teatro Sanità con Tur de Vasc, un progetto di Carlo Geltrude. Spettacolo site-specific e itinerante, Tur de Vasc introduce gli spettatori nel ventre del Rione Sanità, guidati dagli “accompagna-tur”, per scoprire quel che avviene in tre bassi abitati, che diventano palcoscenici reali della messinscena. Questa sessione dell’evento vede in scena un testo di Mario Gelardi, La bolletta, e due riscritture degli atti unici di Anton Čechov L’orso e Domada di matrimonio. L’idea è quella di far incontrare la società russa descritta da Cechov con i codici, le problematiche e la miseria reale che caratterizza oggi questo tipo di abitazioni, considerate espressione di disagio economico e sociale dei contesti popolari. Il lavoro di riscrittura è stato condotto dai giovani allievi del Laboratorio di drammaturgia del Nuovo Teatro Sanità, unico in Italia riconosciuto dal Mibac. L’appuntamento è in piazza San Severo, dove partiranno tre gruppi di spettatori (20 per ogni turno), alle ore 20.30, 20.50 e 21.10. Info e prenotazioni al 3396666426 oppure all’indirizzo e-mail info@nuovoteatrosanita.it. Costo del biglietto intero 15 euro, ridotto 10 euro.Si parte con La bolletta di Mario Gelardi, una storia delicata che affronta il tema del gioco d’azzardo, interpretata da Luciano Saltarelli e Laura Borrelli per continuare con due storie che prendono spunto da alcuni atti unici di Anton Čechov, rivisti per essere ambientati nei bassi della Sanità: ‘O spusalizio di Noemi Giulia Fabiano, ispirato a Domanda di matrimonio, che vede protagonisti Agostino Chiummariello e Anna De Stefano e L’orso, ripensato da Gennaro Esposito, con Lalla Esposito e Riccardo Ciccarelli.
«Ho ideato questo format – spiega Carlo Geltrude –, che coinvolge sia attori scelti tra i giovani della compagnia del teatro che attori di esperienza, per creare una connessione tra la vita quotidiana del Rione Sanità, i suoi abitanti e il teatro — quello contemporaneo e quello classico —, che riesce ancora a parlarci. Il basso napoletano rappresenta un universo spesso imprevedibile, che va al di là di ogni preconcetto e, grazie alla forza del teatro, degli attori e della parola, abbatte ogni differenza sociale e culturale. Il progetto, inoltre, ha ricevuto il sostegno fondamentale della Fondazione di Comunità San Gennaro che, mediante i suoi operatori, ha permesso l’incontro tra i protagonisti di questo progetto e Bakalù, Pinuccia, Doruccia, Enzuccio e Tina, le persone che hanno messo a disposizione le loro case permettendo al pubblico di godere di un’esperienza unica».”
aiuto regia Gaetano Migliaccio
assistente alla regia Mario Ascione
progetto fotografico Ciro Battiloroproduzione Nuovo Teatro Sanità
con il sostegno di Fondazione di Comunità San Gennaroinfo@nuovoteatrosanita.it
www.nuovoteatrosanita.it