Pisa-Spezia, una rivalità storica fuori dal campo.


Partita sentitissima Pisa-Spezia in programma sabato all’Arena Garibaldi

Pisa-Spezia: Appena trascorso  Livorno-Pisa, conclusosi con la vittoria dei padroni di casa, sabato prossimo all’Arena Garibaldi arriva lo Spezia di Italiano, e anche se non fa parte della Toscana gli scontri contro i bianconeri sono vissuti come se fosse un Derby. Abbiamo fatto una ricerca sugli episodi accaduti negli scorsi anni, di seguito vi raccontiamo i più gravi.

LA RIVALITA’ STORICA

La rivalità più sentita è sicuramente quella coi pisani, tant’è che, nell’ottobre 1976, circa 150 ultras spezzini si presentano all’”Arena Garibaldi” di Pisa, rigorosamente vestiti con maglioni bianchi, per cercar di passare inosservati dalle forze dell’ordine, scontrandosi coi tifosi locali.  Durante la stagione 1979/80 viene sancito il gemellaggio con gli Ultras Tito Cucchiaroni Sampdoria, nel corso di una partita tra la Doria e il Pisa, comune tifoseria rivale. Gli anni ’80 rappresentano il picco più alto in chiave anti-Toscana: i derby sono all’ordine del giorno con frequenti incontri-scontri tra tifoserie, ad eccezione degli “Ultras Fossa Livorno”, coi quali viene stretta un amicizia deterioratasi poi nel tempo.

In Pisa-Spezia 00/01,ci furono scontri furibondi all’Arena Garibaldi, con pisani e forze dell’ordine, e a San Rossore, coi livornesi di ritorno da Carrara. Una vera guerra, con 50 persone refertate all’ospedale S.Chiara di Pisa. Tafferugli tra pisani, che cercano il contatto con gli spezzini e f.d.o., nel prepartita, ma il peggio avviene verso fine gara, quando i circa 1500 spezzini, irritati dall’arbitraggio (3 espulsi fino a quel momento, 5 totali a fine gara nello Spezia), cominciano a staccare seggiolini e lanciarli verso il campo e le forze dell’ordine, che rispondono lanciando lacrimogeni in curva. Poi escono dallo stadio indisturbati e si scatena la guerriglia. Chi tenta il contatto coi pisani, chi con le f.d.o. e chi si abbandona ad atti teppistici: auto distrutte, motorini gettati a terra e persino raid all’interno di case private. Un poliziotto viene raggiunto al volto da una mattonata, perdendo tutti i denti superiori: è il ferito più grave. Un 26enne spezzino viene arrestato per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta sul treno che li riaccompagna a casa, fatti pochi chilometri, a San Rossore, qualcuno tira il freno d’emergenza. Passano pochi minuti e, in direzione opposta, arriva il treno dei livornesi, provenienti dalla trasferta di Carrara; anche loro tirano il freno d’emergenza, e scoppia il finimondo, una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi: lancio di pietre, bottiglie, lattine, suppellettili, pistole lanciarazzi usate come vere armi. Alcuni giovani rimangono feriti.

Altri problemi alla stazione di Viareggio con nuovo lancio di oggetti dai finestrini. Ne fanno le spese un poliziotto e una donna, per fortuna feriti in modo leggero. Il bilancio, fatto il giorno dopo la battaglia di Pisa, è disastroso, a cominciare da quello economico: le Ferrovie, tra danni e ritardi, avrebbero perso qualcosa come tre miliardi di lire.
In Spezia-Pisa 2003-’04 esposto lo striscione “Pisa merda, Leffe da giugno 2003 la birra più indigesta”, in riferimento ai playoff persi dal Pisa con l’Albinoleffe nel 2003, facendo un gioco di parole con la birra Leffe. Striscione dei “Fieri Fossato” Sampdoria esposto in curva Ferrovia in Sp-Pisa 2004-’05 e i pisani che rispondono con “Curva di conigli gradinata di infami” e “Se c’incontrate non ci pensate, o scappate o ne toccate”. Nel ritorno della finale di Coppa Italia di Lega Pro, nell’aprile ’12, i pisani espongono lo striscione “Spezzino ‘ultras’ servo dello stato”.

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