<strong>Juve Stabia: L’editoriale di StabiAmore post Empoli
Juve Stabia batte Empoli, il Presidente dell’Associazione StabiAmore, Gianfranco Piccirillo, commenta con il suo editoriale la bella vittoria delle vespe:
Stabia-Empoli Dopo la sosta lo Stabia mostra il volto gagliardo ed efficace delle ultime gare del girone d’andata contro un Empoli, costretto ad un mercato vigoroso per la brutta posizione in classifica a dispetto delle ambizioni da promozione. Nel primo tempo la squadra di Caserta, che conferma gli stessi della vittoria col Cosenza, nei primi minuti prima rischia di subire e poi con il suo bomber Forte colpisce la traversa e poi trova il vantaggio con un colpo di testa da vero squalo dell’area di rigore, sfruttando l’assist di un piazzato del solito prezioso Calò. Lo Stabia avrebbe potuto sfruttare meglio le ripartenze con Canotto, che pecca di egoismo in in paio di circostanze, mentre l’Empoli manca il pari per merito delle parate di Russo e di una certa imprecisione.
Nella ripresa Caserta riesce a contenere le mosse del collega Muzzi, che prova anche gli inserimenti di Ciciretti e Frattesi insieme al fantasista napoletano Tutino, in campo dal primo minuto, alternando Buchel, Bifulco e nel finale lo stesso Canotto con Mallamo, Izco e Rossi. Non ci sono grande occasioni da una parte e dall’altra, nonostante lo spregiudicato 4 2 4 del tecnico dei toscani, che prova ad alternare vecchi e nuovi attaccanti, pur di fare risultato, ma lo Stabia oggi ha fatto di tutto per onorare la memoria di Antonio Filippi, fratello del direttore e vero stabiese come recita lo striscione della curva a lui dedicato.
Se fossi stato presente al mio vecchio posto in tribuna mi sarei spellato le mani per applaudire l’impegno e la concentrazione dei ragazzi della squadra, determinati ad ottenere un’altra vittoria importante, che oggi assume un valore anche extra sportivo. Uno Stabia insomma Forte innanzitutto nella testa e con un cuore grandissimo, che riscatta il torto di Empoli e che anche a Pisa sabato prossimo può vendicare la sconfitta dell’andata, dimostrando che per ottenere la salvezza è importante soprattutto non subire reti, come la squadra sta facendo soprattutto nel catino del Menti.