Sigilli alla Scala dei Turchi
E’ stata posta sotto sequestro la Scala dei Turchi di Agrigento ed è stato iscritto nel registro degli indagati il presunto proprietario Ferdinando Sciabbarrà. Ad apporre i sigilli è stata la Guardia Costiera di Porto Empedocle.
Le ipotesi di reato che vengono contestate dalla magistratura sono:
- occupazione di demanio pubblico;
- danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale per non avere impedito, in qualità di possessore di fatto del sito, il danneggiamento e il deterioramento del sito;
- condizione di pericolo per la pubblica incolumità.
“A fronte di un sito di immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare una carente tutela del sito stesso, verosimilmente attribuibile all’ambiguo status giuridico” – ha scritto la Procura nel provvedimento di sequestro.
Proprietà privata o demanio pubblico?
La situazione appare molto controversa. Ferdinando Sciabarrà sostiene di essere il proprietario della Scala dei Turchi, uno dei tratti più suggestivi del litorale agrigentino (il sito è candidato a Patrimonio dell’Unesco).
Sciabarrà, in effetti, pare che catastalmente risulti essere il proprietario di una gran parte dell’area. Fra il proprietario delle particelle catastali ed il Comune di Realmonte è in corso da diverso un’accesa diatriba.
L’indagine pare si sia sviluppata a seguito di alcuni cedimenti del costone di marna bianca.