Giampaolo Spagnulo ex di Pisa e Genoa ai nostri microfoni
Abbiamo intervistato l’ex portiere di Pisa e Genoa, Giampaolo Spagnulo, di seguito la nostra intervista:
Che messaggio hai da dare agli italiani, e come stai passando questo periodo?
È sicuramente un brutto momento da tanti punti di vista. Il mio messaggio è quello di continuare a rimanere a casa! Non essendoci ad ora vaccini è l’unica maniera per venirne fuori!
In cosa sei impegnato adesso? Alleni ancora i portieri?
Si alleno sempre i portieri…anche se quest’anno non alleno!
Sei stato a Pisa due stagioni, compresa quella drammatica del 93-94 conclusasi con la retrocessione. Cosa ricordi di quel triste momento di Salerno?
Nella stagione 93-94 ero di proprietà del Pisa ma non ero nella rosa. Quell’anno rimasi senza squadra dopo una bellissima annata nel Genoa perché Anconetani voleva vendermi…ma il parametro allora era abbastanza alto!
Hai il Genoa nel cuore, hai giocato con Montella e Skuravy, che ricordi hai?
Ricordo Montella e Skuravy con molto piacere. Due campioni ma soprattutto due bravissimi ragazzi!
E lo spareggio perso contro il Padova?
Lo spareggio lo ricordo ancora oggi. Feci una prestazione straordinaria…purtroppo non bastò!
Che ricordi hai del grande Romeo? L’immagine di Salerno che mi è rimasta è quel pianto sulla panchina
Anconetani appartiene a quella categoria dei pochi presidenti conoscitori di calcio! Un personaggio unico…! L’immagine di Salerno io la vidi in tv. Vederlo così afflitto…mi dispiacque tanto!
La solitudine del portiere esiste veramente?
La solitudine del portiere credo che con il calcio moderno non ci sia più. Ormai il portiere è parte integrante anche nella costruzione del gioco!
Lo spareggio lo ricordo ancora oggi. Feci una prestazione straordinaria…purtroppo non bastò!