Decreto rilancio, bonus, stop all’IRAP, riduzioni di bollette e incentivi


Il Decreto Rilancio approvato dal CdM  apporta interessanti novità a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie come la proproga della cassa integrazione in deriga, un ulteriore bonus per le partite IVA, lo stop dell’IRAP e tanto altro ancora. Vediamo insieme punto per punto.

Decreto rilancio, misure a favore dei lavoratori

Viene rinnovato il bonus a favore delle partite IVA a 600 euro e 1.000 euro nel caso in cui si dimostri di aver registrato perdite superiori al 33% rispetto al fatturato dello stesso periodo nel 2019.

Verrà prolungata per altre nove settimane la cassa integrazione in deroga  e, a sostegno di chi percepisce l’indennità di disoccupazione sarà predisposta una proroga dell’assegno per altri due mesi per chi ha l’indennità in scadenza.

E’ fatto divieto ai datori di lavoro di licenziare i propri dipendenti per almeno altri tre mesi. Previsti anche aiuti statali agli stipendi per una durata massima 12 mesi a partire dall’avvio della domanda. L’obiettivo è vietare i licenziamenti anche nei prossimi mesi. La sovvenzione può arrivare fino a un massimo dell’80% dello stipendio lordo.

A sostegno di colf e badanti  il nuovo decreto prevederebbe l’estensione del bonus fino a 600 euro.Previsto un bonus dell’ammontare fino a 1.000 per i lavoratori stagionali, le cui possibilità professionali sono estremamente legate al settore turistico, in gravissima crisi.Misure importanti adottate anche a favore dei lavoratori stranieri i quali potranno chiedere un permesso di soggiorno temporaneo

Contributi a fondo perduto per le imprese: pare sia previsto anche un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, nonché titolari di P.IVA.

famiglie

Decreto di rilancio, misure a favore delle famiglie

Vengono svelati anche i dettagli sull’attesissimo reddito di emergenza. La durata del reddito di emergenza sarà di 2 mesi e l’importo va da 400.00 euro ad un massimo di 800.00 euro per le famiglie che non ne percepiscono già alcuno e  dimostrano di avere un ISEE inferiore al tetto di 15.000 euro.

Raddoppia il bonus baby sitter – da 600 euro a 1.200 euro per figli di età inferiore ai 12 anni. Il bonus può essere utilizzato anche per il pagamento di centri estivi o simili.

Viene proprogato anche il congedo parentale retribuito al 50% per i genitori con figli “di età non superiore ai 12 anni”, sino al 31 luglio, per un massimo di 30 giorni, siano essi continuativi o frazionati.

Inoltre, “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID–19, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali”.

E ancora un Bonus vacanze che consiste nell’erogazione in forma di tax credit fino a un massimo di 500 euro per ogni famiglia con ISEE al di sotto di 40.000 euro da spendere per le proprie vacanze in Italia nel 2020 – e un bonus di 500 euro per chi acquista biciclette e monopattini elettrici, ma anche hoverboard, segway, monopattini e monowheel, (il buono spesa sarà disponibile solo per i cittadini resistenti in un comune di oltre 50mila abitanti esarà valido fino al 31 dicembre 2020)

E’ previsto anche il rimborso degli abbonamenti ai mezzi pubblici per i mesi in cui non si è potuto usufruire dell’abbonamento ai mezzi pubblici già stipulato prima dell’arrivo del lockdown.

Tasse sospese e bonus bollette

Stop all’IRAP – Non è dovuto il versamento del saldo dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019, fermo restando il versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo di imposta. Non è altresì dovuto il versamento della prima rata dell’acconto dell’imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, nella misura prevista dall’articolo 17, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 7 dicembre 2001, n. 435.

E’ prevista una riduzione delle bollette elettriche per le imprese in riferimento ai mesi di aprile, maggio e giugno 2020 e un rimborso delle spese dell’affitto dedicato alle imprese per tre mesi (aprile, maggio e giugno 2020).

Il nuovo decreto prevede lo spostamento delle scadenze fiscali al 16 settembre 2020 per quanto riguarda IVA, ritenute d’acconto, contributi previdenziali, contributi Inail, atti di accertamento, cartelle esattoriali e gli avvisi bonari, rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

edilizia

Credito di imposta per la sicurezza dei luoghi di lavoro

“Al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico [indicati nell’allegato], [alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo del settore,] è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19, ivi compresi quelli edilizi necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, per l’acquisto di arredi di sicurezza, nonché in relazione agli investimenti in attività innovative, ivi compresi quelli necessari ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti.”

Novità per il settore edilizio

Altra attesissima novità è l’arrivo di una detrazione al 110% per lavori di manutenzione e riqualificazione energetica sostenuti entro la fine del 2021. L’agevolazione per le ristrutturazioni, tramite credito d’imposta, si può tradurre in uno sconto in fattura da parte dell’azienda che effettua i lavori tramite la sua cessione. L’azienda, infatti, può usufruire del credito di imposta per la propria attività d’impresa.

 

 

 

 

 

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