Il Cammino di Santiago è la via di pellegrinaggio più conosciuta al mondo. Ogni anno oltre 300.000 persone percorrono le strade che conducono alla tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore.
La leggenda di San Giacomo
Dopo l’ascesa di Gesù al cielo, l’apostolo Giacomo iniziò in Spagna la sua opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu decapitato. La leggenda narra che per la sepoltura, i suoi discepoli riportarono la salma in Spagna con una barca guidata da un angelo. Tuttavia, a causa delle persecuzioni contro i cristiani, del luogo di sepoltura se ne persero le tracce.
Successivamente nell’anno 813, l’eremita Pelayo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon. Fu il vescovo Teomiro che scoprì che proprio nel luogo dove erano apparse quelle strane luci c’era una tomba contenente tre corpi, di cui uno con la testa mozzata. Accanto alla salma decapitata la scritta: “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé”. Da quel momento in poi iniziarono pellegrinaggi da tutta l’Europa.
Da tale leggenda deriverebbe anche il nome Compostela (da “Campus Stellae”,campo della stella o da “Campos Tellum”,terreno di sepoltura).
Il cammino di Santiago
C’è chi lo fa per spirito di fede, chi per spirito d’avventura, chi per curiosità, chi per ritrovare se stessi, altri come semplice trekking. Di certo il Cammino di Santiago è un’esperienza di vita che tocca, cambia, trasforma.
Nei prossimi giorni vi porteremo lungo le strade che conducono a Santiago de Compostela attraverso gli scatti di Valentina e Michele che da poco hanno concluso la loro esperienza. Partendo da León, Michele e Valentina hanno percorso 310 km a piedi in 13 giorni.
Prima di partire però abbiamo voluto conoscerli meglio. Michele, napoletano, avvocato penalista e Valentina, romana, insegnante, hanno colmato così le nostre curiosità:
- Quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto a compiere il Cammino di Santiago?
In un primo momento abbiamo deciso di intraprendere il Cammino per spirito di avventura, poi, però, il Cammino ti spinge giocoforza a delle riflessioni più profonde e lo spirito con cui affronti il viaggio cambia decisamente.
- Esistono più percorsi che conducono a Santiago; perché scegliere quello che parte dalla cittadina di León?
Esistono vari percorsi, per citarne alcuni, il primitivo, il cammino del Nord e il cammino portoghese. Siamo partiti da León perche in base ai nostri giorni a disposizione ci consentiva di arrivare a Santiago senza troppi affanni.
- Cosa occorre sapere prima della partenza?
E’ importante partire preparati. Esistono vari siti dove reperire informazioni sui vari percorsi e sul necessario da avere con sé nello zaino. Con l’emergenza Covid si sono un po’ complicate le cose ma, tutto sommato, resta sempre un gran bel viaggio. La cosa fondamentale da sapere è che è necessario un grande spirito di adattamento e tanta buona volontà. Il tutto verrà ampiamente ripagato.
- Cosa si prova quando finalmente ci si ritrova dinanzi alla cattedrale?
Un senso di liberazione e gioia.
- Cosa resta di un’esperienza simile?
La consapevolezza in se stessi e nelle proprie capacità, oltre ad un senso di pace interiore.
- Pensate di ripetere un’esperienza simile?
Assolutamente si. Dobbiamo però ancora decidere quale sarà il prossimo.