Holidate – Sloane (Emma Roberts) e Jackson (Luke Bracey) non hanno una grande affinità con le feste, anche perché vi partecipano sempre da soli. Accade però che i due si incontrano per la prima volta in fila ad una cassa di un centro commerciale e decidono di diventare “festamici” per tutte le ricorrenze dell’anno. Niente sesso, nessun coinvolgimento sentimentale, semplicemente per presentarsi in compagnia alle feste ed evitare che qualcun altro organizzi appuntamenti al buio, specialmente per lei. Ma tra i due emerge man mano una certa affinità, nonostante Sloane sia restia a giocare a carte scoperte. Alla scadenza dell’anno si ritroverà però a dover fare una scelta ben precisa.
Holidate, trama e recensione
Commedia romantica distribuita in tutto il mondo in esclusiva su Netflix, “Holidate” è un film scritto da Tiffany Paulsen e diretto da John Whitesell che comincia e finisce con il Natale. L’idea di base della trama è alquanto originale ma l’operazione si rivela ultraleggera, senza pretese né guizzi particolari. Tra Capodanno, San Valentino, Pasqua e via dicendo si procede per ripetizioni affidandosi al colore e al folklore delle situazioni verso un finale di certo non inatteso. Va detto allo stesso tempo che si tratta di un genere difficile da innovare e rendere indenne dai cliché.
Sloane ci viene presentata senza amici, con un lavoro di cui ci viene detto poco e niente. Di Jackson conosciamo all’inizio una stramba compagna ma poi non sappiamo nulla della sua famiglia né della sua vita, eccetto il fatto che fa il golfista. Accanto ai due baldi giovani protagonisti troviamo una serie di caratteri sopra le righe come la madre di lei, interpretata da Frances Fisher, che le propina a più riprese un giovane medico. Il quale finisce invece tra le bracca della zia Susan (Kristin Chenoweth), in avanti con l’età ma appariscente e sempre alla ricerca di nuovi toy boy.
Commedia garbata e scacciapensieri
Se ci si accosta ad “Holidate” senza particolari aspettative è possibile godere in qualche modo di un intrattenimento tutto sommato garbato e scacciapensieri. La regia agile di Whitesell porta a casa il suo compito mettendosi al servizio della leggerezza e di due attori protagonisti funzionali al progetto. Forse dove si poteva fare meglio è nella sceneggiatura, legando con più senso i quadretti che si susseguono piuttosto che mettere in fila una festività dopo l’altra. Per intenderci: va bene il disimpegno ma non dovrebbe mai mancare un punto di vista quantomeno parzialmente alternativo sui sentimenti.
“Holidate” è disponibile in streaming su Netflix dal 28 novembre 2020.