Continua il momento no del Napoli, almeno nei risultati. Una buona prestazione rovinata dalle solite dormite difensive. Soprattutto nel secondo e nel terzo gol dell’Atalanta. Peccato perché, con due belle giocate di Politano, gli azzurri avevano prima pareggiato il conto, poi accorciato le distanze. Nel finale tanta paura per Osimhen. L’attaccante nigeriano, autore di una prestazione tutt’altro che eccelsa, ha subito un duro intervento di gioco. Cadendo ha battuto la testa perdendo i sensi, tanto che è uscito in barella con i medici che chiedevano la bombola di ossigeno.
Un primo tempo scialbo, con poche emozioni, quasi zero. Tanto che l’unica vera palla gol arriva al quarantaquattresimo. Palla in mezzo di Pessina per Zapata, ma il colombiano controlla male e il pallone finisce nelle mani di Meret. Da sottolineare l’ennesimo pianto di Gapserini. Al decimo minuto contatto in area fra Pessina e Mario Rui, l’arbitro di Bello non vede ma il VAR non lo richiama. Al venticinquesimo, dopo un quarto d’ora di proteste, l’allenatore bergamasco viene espulso.
Nel secondo tempo arrivano le emozioni. Muriel si invola sulla fascia e crossa per Zapata. La difesa del Napoli è ben schierata, ma il colombiano ha gioco facile su Mario Rui.
Passano sei minuti e il Napoli risponde bene. Politano, che doveva uscire ad inizio primo tempo, pennella splendidamente per Zielisnki che, al volo di destro fulmina Gollini.
Partita finita? Magari. Perché Politano, al 64′, perde palla al limite dell’area dell’Atatlanta. La palla arriva a Muriel che vince una serie di rimpalli, passa a Zapata che serve Robin Gosens. Il tedesco è colpevolmente solo in area e non può fallire.
Ma stavolta però il Napoli non sviene, anzi reagisce, ma la difesa balla ancora. Al 70′ imbucata di Osimhen in area per Insigne che tira da due passi, ma Gollini si oppone in uscita bassa. Due minuti dopo Bakayoko e Rrhamani perdono un pallone velenoso sulla tre quarti e consentono a Muriel di segnare il tris.