Juve Stabia, vittoriosa al Ventura, editoriale di StabiAmore


Juve Stabia, vittoriosa al Ventura, editoriale di StabiAmore

Juve Stabia, corsara a Bisceglie, decide una magia di Borrelli nel secondo tempo che vale i tre punti:

Juve Stabia-Lo Stabia affronta la sfida del Ventura con Marotta e Borrelli in attacco e senza Scaccabarozzi ed Esposito tenuti in panchina in vista della sfida infrasettimanale contro il Bari, che oggi ha vinto il derby con il Foggia. Il primo tempo è da sbadigli, se si escludono i due legni colpiti da Cecconi e Caldore, con la differenza che la prima è una bella conclusione del calciatore del Bisceglie, mentre il secondo è un errore clamoroso del neo acquisto esterno basso sinistro dello Stabia, che non centra la porta da pochi passi. Per il resto solo tiri da fuori piuttosto velleitari di Fantacci e Vallocchia e tentativi maldestri dei padroni di casa, che non a caso occupano la penultima posizione in classifica, nonostante l’arrivo dell’esperto Romizzi ed altri calciatori a gennaio e del neo tecnico Papagni, che nella sua carriera non ha mai battuto lo Stabia. Nella ripresa i bei tiri iniziali di Borrelli e Fantacci, con il secondo che impegna severamente il portiere Spurio, lasciano sperare in una gara diversa, e in effetti anche se per circa un quarto d’ora i ritmi si abbassano nuovamente, una grande giocata di Borrelli su passaggio di Berardocco regala il vantaggio alle vespe.

L’attaccante dopo il fallo iniziale subito ha giocato maluccio tutto il primo tempo, ma il gol della ripresa è un’autentica perla, la terza che lo candida a diventare il bomber stabiese e a dare qualche conferma della sua somiglianza al grande attaccante Luca Toni, che nel 2006 è diventato campione del mondo con la nazionale. La gara si mette nella direzione giusta e Padalino decide di dare spazio a Scaccabarozzi per Caldore con Marotta che cerca anche lui di marcare il tabellino dei marcatori, facendosi però parare il tiro da Spurio. Il Bisceglie non riesce a reagire, limitandosi a qualche traversone dell’ex stabiese Giron, un calciatore francese mediocre, che non ha mai inciso nelle squadre in cui ha giocato e ai tiri di Rocco e Cittadino, che però fanno solo il solletico al dottor Russo, portiere affidabile con il marchio della stabiesita’, una garanzia assoluta insomma, che non fa rimpiangere Tomei.

Padalino fa respirare in vista di mercoledì Fantacci e Borrelli, inserendo Guarracino e Cernigoi, mentre Papagni prova a rendere la sua squadra ancora più offensiva, ma i tre centrali dello Stabia, Elizalde, capitan Troest e Mule’ dimostrano il loro valore. Nel finale Padalino fa entrare pure Esposito e Suciu per Elizalde e Vallocchia, controllando il prezioso vantaggio e provando pure a cercare il raddoppio con le conclusioni pericolose di Scaccabarozzi, mentre il neo entrato Pedrini del Bisceglie fortunatamente spreca la palla del pareggio, un risultato che avrebbe premiato troppo una prova inconcludente, seppure volenterosa dei padroni di casa. Dunque lo Stabia torna a vincere a Bisceglie dopo i tempi del bomber Fumarola, praticamente circa 9 lustri, nei quali non era riuscito a violare lo stadio Ventura neppure nell’anno dell’ultima promozione in serie B, quando sbagliò il rigore decisivo proprio il conte Max Carlini, che oggi ha segnato il gol alla Ternana col suo Catanzaro nella prima storica sconfitta della capolista. La vittoria dello Stabia consente di migliorare la sua posizione in classifica nella zona playoff e di affrontare con serenità la corazzata del presidente Delaurentiis mercoledì al Menti, strappando un sorriso ai tanti sostenitori stabiesi davanti ai monitor di casa, che distrae almeno un poco dal gravoso problema dell’epidemia, che purtroppo è giunta alla sua terza terribile ondata in una città già fortemente segnata dalle due precedenti.

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