Elena Raimondi, aka RE, dà vita ad un nuovo progetto artistico incentrato sulle donne che hanno fatto la differenza.
RE, maestra d’arte con la passione per la decorazione, la scenografia e gli accessori moda, ha utilizzato i suoi pennarelli per creare dei ritratti femminili dal tratto crudo e minimalista.
Progetto interessante con una partenza tutta al femminile per questa nuova proposta pittorica dell’artista romagnola; le donne e l’ arte (Frida Kahlo), la medicina (Rita Levi Montalcini), l’astrofisica (Rita Levi Montalcini), la moda (Gabrielle Chanel) e l’imprenditoria (Chiara Ferragni) e, accanto a questi, i ritratti di Lady Diana, di Anna Frank, di Rosa Sparks, di Madre Teresa e di Maria Montessori. Tutti realizzati con pennarelli e china nera, con un tocco di pastello ed acrilico colorato. Tutti centrati sui volti, a evidenziarne i tratti espressivi per cogliere la caratteristica principale del personaggio raffigurato.
Ma ciò che maggiormente colpisce di questi ritratti è il supporto utilizzato dalla Raimondi, e la storia -nascosta- che si svela ai nostri occhi.
Le opere, infatti, sono state realizzate su teli di lino e cotone, intrecciati a mano, della grandezza di 35×45 che l’artista ha ritrovato nel corredo nunziale di una prozia paterna. Mai usati, questi teli sono, nel loro piccolo, un emblema della condizione dell’altra metà del cielo, e di un’epoca che, a volerla declinare al femminile presente, sembra non ancora terminata. Le pezze necessarie per il ciclo mestruale, infatti, rappresentavano il simbolo di una debolezza fisica della donna, della sua reclusione ed esclusione dalla vita sociale sia in quei giorni che durante la gravidanza. Un mondo taciuto e nascosto, così come taciuto e nascosto era il ruolo femminile nella società.
Queste donne, immortalate nei ritratti della Raimondi, stanno lì a ricordarci il loro impegno per emergere, per fare la differenza nell’educazione dei fanciulli o nella cura degli ultimi, nella difesa dei diritti civili o nel farsi carico di un ruolo imposto a dispetto della naturale propensione caratteriale. Stanno lì a ricordarci che la battaglia di ognuna è la vittoria di tutte.