<strong>Ramon Diaz, l’eleganza al servizio della squadra
Ramon Diaz e’ stato un giocatore con tante caratteristiche importanti, dall’eleganza nella sua manovra, alla rapidita’ e velocita’ nei movimenti, un attaccante che sapeva segnare che sapeva far segnare. Ha giocato in tanti team importanti ma forse in Italia la parentesi piu’ bella e’ stata quella all’Inter, dove sotto lo sguardo attento di Giovanni Trapattoni ha scritto una pagina tricolore nel 1989, una coppia fatata quella con Aldo Serena nello scudetto dei record. Una sola stagione in nerazzurro ma la sua avventura Italiana non e’ stata solo quella.
Dopo il River Plate Nel 1982 viene ingaggiato dal Napoli, club nel quale ha militato un solo anno (25 presenze e 3 reti), per poi passare 3 anni all’Avellino (78 presenze con 22 reti). Il 16 luglio 1986 passa alla Fiorentina per la somma di 10 miliardi di lire, dove colleziona 53 partite con 17 centri. Come detto arriva all’Inter ma sua avventura dura un solo anno perche’ la squadra del Presidente Pellegrini prese l’attaccante Jürgen Klinsmann e forse ando’ a rovinare quella magia che si era creata con Serena goal.
Monaco, il ritorno al River Plate ed una chiusura di carriera in Giappone al Yokohama Marinos dove ha segnato goal a grappoli. Ma la carriera di Diaz e’ continuata da allenatore in giro per il mondo ma mai una possibilita’ di dimostare il suo enorme valore in panchina anche in Italia. Anche lui entra a pieno titolo come gli stranieri piu’ forti degli anni 80 ed anche lui ha fatto sognare tantissimi tifosi nel nostro paese con le sue giocate delicate che spesso hanno deciso le partite.
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