<strong>Italia vs Irlanda del Nord 2-0, il punto post gara
Italia vince ma non brilla, il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo che commenta la vittoria azzurra:
Italia vs Irlanda del Nord: Nel giorno di Dante Alighieri la nazionale dopo l’inferno patito nelle qualificazioni del 1958 e del 2018 deve passare per il purgatorio di queste gare per arrivare a rivedere le stelle paradisiache del mondiale, che si giocherà in Quatar nel 2022. La partita contro i nordirlandesi non è stata demoniaca come quella che costò l’eliminazione dai mondiali di Svezia del 1958, ma neppure una passeggiata come qualcuno aveva pensato e prima e dopo il gol di Berardi, il terzo consecutivo in nazionale, Il gioco di Mancini viene condizionato da un pressing deciso e da un’aggressività costante della nazionale numero 45 del ranking mondiale. La nazionale di Mancini non riesce ad esprimere il consueto possesso palla anche per l’assenza dell’infortunato Jorginho, e così le occasioni pericolose non sono numerose come nelle gare precedenti delle qualificazioni europee e di Nation League. Il raddoppio di Immobile su lancio del capitano Insigne, ma con un errore decisivo del portiere avversario sulla sua conclusione, è davvero un episodio importante, che praticamente chiude la gara già alla fine del primo tempo e sblocca finalmente l’attaccante torrese, che dopo aver vinto la scarpa d’oro la scorsa stagione nell’attuale ha avuto un brusco calo realizzativo. In questa nazionale ha qualche merito anche Zeman perché, oltre Insigne ed Immobile, ha plasmato anche Verratti, che seppure in giornata non particolarmente brillante assicura fosforo a centrocampo assieme a Locatelli, sia giocando con Pellegrini, che poi nella ripresa accanto a Barella, tornato disponibile su decisione dell’autorità sanitaria dopo la situazione dei contagi covid nell’Inter.
Gli irlandesi avrebbero meritato di segnare, ma se la nazionale non subisce reti da diverse partite oltre all’esperienza di Chiellini e Bonucci, che stasera tocca quota 100 nelle presenze con la maglia azzurra, il merito è anche di Donnarumma, pompeiano di nascita e stabiese di formazione calcistica, che compie tre interventi importanti, due addirittura quasi consecutivi per mantenere inviolata la porta. In attacco se si esclude una bella giocata di Insigne, che cerca la sua consueta conclusione a giro, neanche l’ingresso di Chiesa serve a fare qualcosa di più per cercare il terzo gol e così la nazionale di Mancini si limita a controllare la vivacità atletica degli avversari, che però non hanno i mezzi tecnici e le qualità offensive per sfruttare al meglio il dinamismo e le doti agonistiche, di cui dispongono in grande quantità. Insomma è stato davvero un brutto secondo tempo, nel quale solo un clamoroso errore nella conclusione dopo un rinvio sbagliato di Donnarumma evita che la nazionale dell’Irlanda del nord segni in un’opportunità migliore di quelle che pure capitano ad Immobile e ai subentranti Spinazzola e Chiesa, mentre Grifo che sostituisce Insigne non riesce ad incidere nei minuti finali, confermando i dubbi sull’utilità della sua convocazione. Bisogna prendersi il positivo del risultato contro una squadra fisica dopo molti mesi di inattività e il fatto di avere onorato con la vittoria i campioni della nazionale del passato e il giovane talento della Lazio Guerini, scomparso per un tragico incidente stradale nelle ore precedenti la partita, come se non bastassero le vittime della pandemia, il flagello terribile che ancora condiziona le partite di calcio e la vita di ognuno di noi.
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