Con l’assoluzione da parte della Procura di Milano del 24enne che aveva dichiarato “che stava tornando a casa dopo il lavoro” (e non era vero) si apre un nuovo capitolo della saga Covid-19.
Autocertificazione, devo o non devo dire la verità?
Il giovane era finito a processo con l’accusa di falso. Aveva mentito durante un controllo effettuato nel marzo dello scorso anno in pieno lockdown.
Il gup Alessandra Del Corvo ha assolto il 24enne “perchè il fatto non sussiste” e ciò perché “un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge” e, anche se ci fosse, sarebbe “in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo”, previsto dalla Costituzione. Questa la motivazione.
Sanzioni?
Chi dichiara il falso nell’autocertificazione rischia la sanzione amministrativa per violazione delle misure anti-Covid (multa da 400 a 1000 euro) oltre alle conseguenze penali. La denuncia per falsa attestazione e dichiarazioni mendaci (ex articolo 495 del Codice penale) è punita con la reclusione da 1 a 6 anni.
Esistono queste sanzioni o si tratta di una leggenda metropolitana?
A questo punto siamo tutti un po’ confusi. Chiediamo a chi di competenza di commentare e fornirci delucidazioni in merito.