Serie A1: come da pronostico è il Brescia ad aggiudicarsi il match alla Paolo Caldarella contro il C.C. Ortigia
C.C. ORTIGIA – AN BRESCIA 5 – 11 (2-2, 0-3, 2-3, 1-3)
C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia , Giribaldi, Rocchi, Di Luciano 2, Ferrero, Giacoppo (Cap), Gallo, A. Condemi, Rossi 1, Vidovic 1, Napolitano 1, Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
AN Brescia: Del Lungo, Dolce 2, Presciutti (Cap) 2, Lazic, Jokovic 2, Nikolaidis, Renzuto Iodice 1, Cannella 2, Alesiani 1, Balzarini, Di Somma 1, Gitto, Rossi. Allenatore: Alessandro Bovo.
Arbitri: Attilio Paoletti (Roma) e Luca Castagnola (Roma)
Superiorità numeriche: ORT 3/8; BRE 6/11 .
Era una sfida proibitiva, contro una delle squadre più forti e più in forma della pallanuoto italiana ed europea, e alla fine il pronostico è stato rispettato.
Alla piscina “Paolo Caldarella” è il Brescia di mister Bovo ad avere la meglio, ma l’Ortigia, con tre assenti e con in formazione ben 5 ragazzi sotto i 20 anni, può sicuramente trarre delle indicazioni utili da questo match.
A partire dall’approccio alla gara, molto positivo rispetto alle ultime prestazioni. I biancoverdi, infatti, entrano in acqua concentrati, ben messi in difesa e precisi nelle occasioni con l’uomo in più.
In un primo tempo molto equilibrato, Rossi e Di Luciano, in superiorità, ribaltano il vantaggio di Cannella, quindi è Presciutti a riportare l’incontro in parità.
Nel secondo parziale, i lombardi alzano il ritmo, l’Ortigia, per evitare le ripartenze avversarie, non riesce ad avvicinarsi troppo alla porta di Del Lungo.
Così, a metà parziale ci pensa Dolce a rompere l’equilibrio, poi Di Somma e Jokovic (il migliore in vasca oggi) portano a + 3 il distacco (2-5) con il quale si chiude la prima metà di partita.
Nel terzo tempo, il Brescia allunga fino al 7-2, ma Di Luciano e Vidovic riportano sotto l’Ortigia, prima del gol di Dolce che fissa il risultato sul 4-8 a otto minuti dal termine.
Nell’ultimo quarto, il Brescia nuota ancora, mostrando freschezza e una condizione atletica impressionante.
Presciutti, Cannella e Alesiani spengono le residue speranze dell’Ortigia, che va a segno con Napolitano a pochissimi secondi dalla sirena.
I biancoverdi scivolano al terzo posto in attesa delle sfide decisive con Salerno e Savona.
Questo il commento del portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti, nel post partita:
Sicuramente il Brescia è una squadra più completa, più esperta. Contro formazioni così le distrazioni e gli errori li paghi, purtroppo dobbiamo ancora crescere tanto e avere anche la fortuna di poter giocare con l’organico al completo.
Dobbiamo fare ancora un po’ di strada, è questo l’obiettivo che la società si è prefissata e per arrivarci bisogna fare esperienza, passare da partite come queste e imparare a gestire le difficoltà, come le assenze e gli infortuni che abbiamo adesso.
Però, se analizziamo la partita a mente fredda, e lo faremo, ci accorgeremo che la strada è giusta, ci manca veramente pochissimo per arrivare a questi livelli e competere con squadre di questo calibro.
Il Brescia è una squadra strutturata per vincere la Champions, la nostra è strutturata per vincerla magari fra qualche anno e ci si arriva affrontando anche questi passaggi.
Del match ha parlato anche il mancino Valentino Gallo:
I primi due tempi li abbiamo messi in difficoltà, abbiamo espresso un bel gioco anche in attacco, poi quando in fase offensiva facevamo posizionamenti sbagliati, poco simmetrici, loro si mettevano in mezzo e ripartivano. A volte noi abbiamo affrettato qualcosa e quando sbagli con loro, hanno talmente tanto ritmo e tanta freschezza atletica che in contropiede ti puniscono. Prima della partita ci eravamo detti di avere un atteggiamento più conservativo perché le loro ripartenze sono micidiali. Ci siamo riusciti fino a un certo punto, poi abbiamo perso un po’ di lucidità e le cose non sono andate più per il verso giusto. Ad ogni modo, i primi due tempi bene, sicuramente meglio che a Savona
Dobbiamo continuare a lavorare – conclude Gallo – con la testa bassa, senza lamentarci, pensando solo a noi stessi e a migliorare il nostro gioco, perché ancora abbiamo strada da fare. Negli ultimi anni abbiamo dimostrato di essere capaci di grandi imprese come a volte di qualche black-out inatteso come quello di Savona. Quest’anno abbiamo sbagliato solo una partita e mezza. Purtroppo con questa nuova formula un errore lo si paga caro, però nulla è perso. Io ci credo veramente tanto negli obiettivi che ci siamo dati, perché siamo un bel gruppo, lo abbiamo sempre dimostrato e continueremo a dimostrarlo. La società ci è sempre stata vicina e per noi questo è importante.