Canale di Suez, sbloccata la portacontainer
La Ever Given era rimasta bloccata in diagonale ostruendo completamente il corso d’acqua di circa 300 metri di larghezza. Il Canale di Suez, gestisce circa il 10% del commercio marittimo internazionale. In totale, quasi 400 navi sono rimaste bloccate.
Ad aiutare le due barche da traino (tra cui l’italiana Carlo Magno) è intervenuto il picco di alta marea del plenilunio. La Ever Given ota è “all’80% nella giusta direzione”. Una volta terminata l’operazione, la portacontainer sarà trainata nel Grande lago amaro a metà canale.
L’aiuto della luna piena sblocca l’impasse del Canale di Suez. Alle 5.40 di stamattina – grazie al lavoro di 12 rimorchiatori e all’acqua salita grazie a un picco di marea di 2,1 metri – la Ever Given, la portacontainer arenata tra le due sponde da martedì scorso ha iniziato lentamente a spostarsi ed è stata quasi liberata. ”Eliche e timone sono ora in grado di funzionare”, ha annunciato la società di gestione. La nave si è già mossa di circa 30 gradi e la poppa è nel mezzo del canale. “Siamo all’80% della giusta direzione”, dicono le squadre di soccorso che hanno festeggiato all’alba facendo suonare a lungo le loro sirene anti-nebbia. Per raddrizzarla del tutto saranno decisive le prossime ore e l’arrivo in loco di due super-rimorchiatori d’altura – l’olandese Alp Guard in azione da ieri sera e l’italiano Carlo Magno arrivato alle sei di stamattina – sarà fondamentale per l’ultima fase.
Queste due imbarcazioni – che insieme hanno una potenza di 400 tonnellate – si sono agganciate alla poppa della nave incagliata. A prua lavora la Ezzat Adel. E con la nuova super-alta marea di 2,08 metri delle 11.42 di oggi (tra una settimana l’altezza sarà di 1,7) si cercherà di raddrizzare completamente la Ever Given, per poi trainarla dopo tutte le verifiche del caso verso il Grande lago Amaro, lo specchio d’acqua a metà canale, consentendo la riapertura del corridoio di 193 km. che collega Mediterraneo a Mar Rosso. Le navi in attesa di passare sono ormai oltre 350.
L’ultima fase dell’operazione è ancora delicatissima. L’acqua di zavorra e gran parte del carburante all’interno della gigantesca imbarcazione spiaggiata (lunga 400 metri) sono stati infatti levate nei giorni scorsi con pompe idrauliche per alleggerire lo scafo e facilitare il recupero. La nave quindi, una volta riportata a galla, rischia di essere molto instabile. I nove piani di container impilati sul ponte (sono 20mila in tutto) portano l’altezza dello scafo dall’acqua a 60 metri. E tutte le manovre vanno fatte con molta attenzione per evitare di peggiorare la situazione sbilanciando la Ever Given.
Osama Rabie, numero uno della autorità di controllo del Canale di Suez, canta già vittoria. “Mi complimento con gli eroici soccorritori – ha scritto in una nota – avevamo fiducia al 100% nel loro operato”. Il petrolio ha festeggiato la notizia con un calo del 2,2%.