Caso Grassadonia-Salerno, la città si dissocia dal grave episodio


Non bastava una spasmodica attesa già di per sé vibrante per una partita,quella di Pescara,che potrebbe sancire il clamoroso ritorno dei granata in serie A. Ad infiammare ulteriormente la vigilia del match è stata la sciagurata aggressione alla figlia di Grassadonia; infatti ,come è noto,il tecnico degli abruzzesi è un salernitano purosangue ed è domiciliato nel capoluogo.

A farne le spese è stata, però, la figlia dell’ex calciatore granata,oggetto di scherno e di molestie da parte di un gruppo di tre o quattro scalmanati che hanno spintonato e preso a calci la diciottenne,rea semplicemente di essere figlia di Gianluca Grassadonia.

La vicenda,ancor più perché capitata alla vigilia di un match così sotto la luce dei riflettori, ha avuto immediatamente una risonanza nazionale e molti tg hanno stigmatizzato la notizia come l’ennesimo atto di violenza perpetrata ai danni di una giovane donna e frutto di un atto di bullismo di natura calcistica ma che,ovviamente, col calcio c’entra poco o nulla.

Inutile dire che l’intera città, insieme alla tifoseria organizzata, si è subito dissociata da questo vile attacco alla ragazza. Del resto,la Salerno sportiva,la componente sana di questa tifoseria, si è sempre distinta per una condotta esemplare ,seppure accaccompagnata da un particolare calore verso la propria squadra del cuore. Francamente dispiace che pochi bulletti possano infangare il nome di una piazza attenta,appassionata e corretta,alla vigilia di una partita così importante e che potrebbe sancire il ritorno dei granata in A dopo 23 anni dalla storica promozione della squadra guidata da Delio Rossi.   Dispiace che proprio Gianluca Grassadonia, persona corretta e con importanti trascorsi calcistici in granata, sia stato oggetto di improperie e di offese gratuite e dispiace ancor di più che questi vigliacchi si siano scagliati contro la ragazza.  Tuttavia,Salerno non é questo. Salerno è quella piazza che aspetta questa partita con la stessa attesa con la quale un bambino aspetta il regalo per il suo compleanno. Salerno è quella piazza che,scaramanticamente, ha accettato il consiglio di Raffaele Russo,il famoso ” Vichingo ” di fare silenzio assoluto prima di un incontro così delicato. Salerno non cede più alle provocazioni di nessuno ma vuole dimostrare ,dopo più di un ventennio,dopo la sua apparizione nella massima serie, dopo una serie A svanita con un episodio tragico come quello del rogo del treno,di essere diventata una piazza matura per tentare il grande salto e che mai e poi mai si farà irretire dalla violenza di quattro delinquenti.

Salerno proverà con i suoi ragazzi a tornare nel calcio che conta con la sua splendida tifoseria,pronta a dare sfoggio della sua correttezza.  I delinquenti, intanto,vengano assicurati alla giustizia !

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