Correre sul tapis roulant


Con l’avvento del lockdown c’è stata un’esplosione dell’utilizzo del tapis roulant. Quali differenze ci sono tra correre sul tapis roulant e correre in strada? Lo abbiamo chiesto al coach Armando Selene.

Corsa su strada e corsa sul tapis roulant, quale preferire?

Armando Selene: “La corsa per chi la vive in modo sano è spesso sinonimo di libertà, intendendo ovviamente “libertà di movimento” e senza entrare in ambiti che sono prettamente individuabili nella sfera intima e personale di ognuno, si può essere liberi anche rinchiusi in carcere, ma ovviamente la nostra mobilità ne risente. Premesso ciò viene da sé che l’uso del tapis roulant è molto spesso legato all’impossibilità di allenarsi all’aperto, vuoi per condizioni meteo o anche per situazioni quali il lockdown.

In questi casi per chi non vuole rinunciare alla corsa il tapis roulant può essere una soluzione dal momento che l’alternativa sarebbe non svolgere l’attività. Ovviamente correre sul tapis crea delle situazioni diverse: In particolar modo la termoregolazione dell’organismo è chiamata ad operare in modo meno ” naturale” rispetto all’esterno. Anche l’impatto al suolo è diverso e la conseguente risposta che da esso ne deriva cambia.  Infine,  elemento non trascurabile, l’aspetto mentale nell’affrontare l’impegno è diversificato.

Una maggiore sensazione di affaticamento

Occorre pure dire che individualmente ognuno vive la corsa sul tapis in modo differente e in base pure alla logistica dove esso è ubicato. Volendo però fissare una tipologia di uso di tapis più comune direi che prendendo in esame la macchina ubicata in una stanza di appartamento con una temperatura media oscillante tra 18/20° possiamo immaginare che una seduta di circa un ora a ritmo non intenso produca in chi la compie una maggiore difficoltà di ridurre il calore metabolico prodotto a causa della mancanza dell’ effetto refrigerante che deriva dal moto esterno; questo provoca anche una maggiore sensazione di fatica che si riproduce anche in uno stress psicologico che di norma rende correre sul tapis più “faticoso” e limita molto la voglia di fare tanti km.

L’impatto al suolo, sebbene crei il vantaggio dell’uniformità, allo stesso tempo impone un coordinamento, essendo che si è sottoposti ad un rullo che scorre ( attiva) e non una strada che statica dipende dalla nostra spinta ( passiva), molto particolarizzato che laddove aumenta intensità rende più difficoltoso il movimento meccanico della corsa.

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Perchè correre sul tapis roulant?

Quindi qual è il vantaggio di correre sul tapis? Personalmente credo possa essere intesa solo come un’alternativa alla corsa all’aperto quando le condizioni atmosferiche o altre situazioni particolari non consentono di correre in strada.

Ci sono certamente persone che preferiscono il tapis alla “strada”, ma obiettivamente la stragrande maggioranza non è di questo avviso.

Usiamo pure il tapis nella consapevolezza che è un palliativo. Oltretutto ai vantaggi di correre all’aperto, (personalmente anche in condizioni meteo sfavorevoli tipo pioggia, freddo e vento o caldo, ecc.), bisogna includere l’aspetto associativo che la corsa ci consente, con il territorio e le persone, che talvolta viene trascurato, ma è di primaria importanza.

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