Una nave portacontainer si è incastrata, nella giornata di giovedì, all’interno del canale di Suez, in Egitto, bloccando per un lungo lasso di tempo il traffico navale dell’importantissimo “crocevia” del commercio marittimo.
L’Autorità di Vigilanza del Canale di Suez ha dichiarato infatti che la Coral Crystal, enorme portacontainer battente bandiera panamense, si è arenata, a causa di un errore di manovra, in un tratto a doppia corsia del canale, costringendo i funzionari ed i tecnici presenti a reindirizzare le altre navi del convoglio verso l’altra corsia, causando grossi ritardi.
Il canale di Suez è infatti in grado di far transitare allo stesso momento al suo interno due convogli, uno diretto a nord, verso il Mediterraneo, e l’altro a sud, verso il Mar Rosso.
Un portavoce delle autorità egiziane ha rivelato che i rimorchiatori del canale sono riusciti a far galleggiare la nave incagliatasi, diretta a sud, che trasportava un carico di circa 43.000 tonnellate, solo dopo molte ore. Il Coral Crystal, affermano le autorità, ha poi ripreso il suo viaggio.
L’Ammiraglio Ossama Rabei, direttore generale delle operazioni merittime per il Canale di Suez, ha descritto l’incidente come un “incaglio potenzialmente molto problematico“, che è stato risolto in modo “professionale” grazie anche all’esperienza accumulata in seguito all’increscioso incidente della Ever Given, accaduto negli scorsi mesi.
Geoge Safwat, il portavoce ufficiale del Canale di Suez, ha sottolineato, da parte sua, che 61 navi, per un trasporto totale di più di 3,2 milioni di tonnellate di carico, sono transitate nel canale di Suez giovedì, un numero assolutamente in linea con le medie giornaliere. “Il traffico nel canale non è stato influenzato negativamente dall’accaduto“, poiché è stato reindirizzato sull’altra corsia di navigazione, con un impatto “minimo” sui tempi di percorrenza.
I funzionari non hanno specificato cosa abbia causato l’incaglio della nave, limitandosi a dare la colpa, come già accennato, ad una manovra “errata” da parte del comandante.
La nave, stata costruita nel 2012, con una lunghezza di quasi 230 metri e una larghezza di oltre 31 metri, era in rotta verso Port Sudan, sul Mar Rosso, secondo Traffic Marine, una società di monitoraggio delle navi.
L’incidente di giovedì è avvenuto meno di sei mesi dopo che l’enorme portacontainer Ever Given, battente anch’essa bandiera di Panama, si è arenata nel tratto a corsia unica del canale, un incidente che ha fatto scalpore, che ha paralizzato il Canale per molto tempo, e del quale si è molto discusso. I due “imprevisti” per fortuna si sono conclusi in maniera differente: l’Ever Given aveva bloccato il canale per ben sei giorni prima di essere “liberata”, grazie ad un massiccio sforzo di salvataggio da parte di una flottiglia di rimorchiatori.
Il blocco causato dalla Ever Given all’inizio di quest’anno aveva praticamente paralizzato il settore logistica su scala mondiale. Circa il 10% dei prodotti del commercio mondiale passa infatti attraverso il Canale, un crocevia vitale per le rotte ed una fonte di guadagni “strategica”, come definita da alcuni portavoce del governo, per l’Egitto. Circa 19.000 navi sono passate attraverso il canale l’anno scorso, secondo i dati ufficiali, un dato assolutamente enorme, con stime che prevedono un aumento dei flussi di circa il 5% nel corso del prossimo quinquennio.