Il calcio di rigore nacque grazie ad un irlandese che nel 1890 pensò al penalty per il fatto che gli incontri di calcio erano pieni di falli di mano vicino la porta. Ma gli inglesi non erano d’accordo. Ma, un anno dopo, un episodio farà cambiare loro idea. In una partita di quarto di finale della Coppa d’Inghilterra, tra Stoke City e Notts County, un giocatore del Notts ferma il pallone con la mano sulla linea di porta. Punizione. Tutti i giocatori del Notts si mettono davanti alla porta, il portiere para e lo Stoke perde la partita. Un episodio visto come una ingiustizia che spinge gli Inglesi a modificare le regole del gioco. La regola entrò in vigore ed il primo rigore ufficiale fu di un giocatore del Wolverhampton, Joseph Health nella partita Wolverhampton Wanderers-Accrington Stanley 5-0. Il regolamento prevedeva l’assenza di giocatori fra chi tirava dagli 11 metri e il portiere. All’inizio, il portiere poteva anche avanzare fino a 5,50 metri, mentre gli altri venti giocatori si sistemavano alla distanza di 5,50 metri alle spalle del rigorista (i metri diventeranno 9,15 nella versione finale). Nel 1902 nacque il dischetto del rigore. Fino ad allora si poteva scegliere da dove calciare, purché la distanza dalla porta fosse di 12 yard (circa 11 metri).