Denis Bergamini, un giallo senza fine


Il 18 Novembre 1989 il cadavere di Denis Bergamini (all’anagrafe Donato Bergamini), calciatore del Cosenza, fu rinvenuto sulla Statale 106 calabrese, nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico. Si parlò di suicidio, ma la ricostruzione dei fatti, così come formulata, non convinse né i familiari, né alcuni giornalisti.

Nel novembre 2017, a 28 anni dal ritrovamento del cadavere, il Tribunale di Castrovillari dispose la riesumazione della salma per effettuare l’autopsia. Le risultanze evidenziarono una morte per asfissia (probabilmente fu strangolato con una sciarpa). A finire nel registro degli indagati furono Isabella Internò, l’ex fidanzata del calciatore e l’autista del camion sotto le cui ruote fu travolto Bergamini.

Denis Bergamini, un giallo senza fine

A seguito delle risultanze della perizia, Isabella Internò, l’ex fidanzata di Bergamini, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio. La prima udienza del processo è fissata per il 25 ottobre 2021.  Alla donna vengono contestate le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.

Secondo l’accusa la Internò ebbe a narcotizzare e a soffocare l’ex fidanzato che aveva voluto interrompere la loro relazione. Poi inscenò il suicidio gettando il cadavere di Bergamini sulla Statale.
Per la riapertura del caso e delle indagini è stata determinante la volontà della famiglia di Bergamini, ma anche di chi ha manifestato chiedendo chiarezza, di chi ha scritto libri e dossier per arrivare alla verità ed ottenere giustizia.

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