Unione Europea, stretta sui connettori per devices mobili: si va verso il “connettore universale”


Svolta nel settore dell’high tech: i produttori saranno costretti ad assicurare una soluzione di ricarica universale per telefoni e piccoli dispositivi elettronici, grazie ad una nuova regola proposta dalla Commissione Europea. L’obiettivo, come ormai nel 90% delle proposte di riforma di un settore industriale, è quello, molto semplicemente, di ridurre i rifiuti, incoraggiando i consumatori a riutilizzare i caricabatterie già in loro possesso quando si acquista un nuovo dispositivo.

Tutti gli smartphone venduti nell’UE dovranno dunque essere dotati del connettore per il caricabatterie di tipo USB-C, secondo la proposta allo studio. Apple ha già avvertito la Commissione Europea che, a suo avviso, una tale mossa “danneggerebbe l’innovazione”.

Il gigante tecnologico è il principale produttore di smartphone che utilizzano una porta di ricarica personalizzata, il cosiddetto connettore “Lightning“, l’unico utilizzabile per tutti i modelli di iPhone.

Siamo molto preoccupati: una rigida regolamentazione che impone un solo tipo di connettore soffocherebbe l’innovazione invece che incoraggiarla, il che a sua volta finirebbe per danneggiare i consumatori in Europa e nel mondo“, ha commentato recentemente il colosso americano.

Dall’altra parte della “barricata”, va osservato che la maggior parte dei telefoni Android è dotata di porte di ricarica USB micro-B, o è addirittura già passata al più moderno standard USB-C.

I nuovi modelli di iPad e MacBook, dal canto loro, implementano porte di ricarica USB-C, così come i modelli di telefoni di fascia alta di popolari produttori Android come Samsung e Huawei. Circa la metà dei caricabatterie venduti con i telefoni cellulari nell’Unione europea nel 2018 aveva un connettore USB micro-B, il 29% aveva un connettore USB C e il 21% un connettore Lightning, secondo quanto rilevato in uno studio della Commissione Europea nel 2019.

Le regole proposte si applicheranno a smartphone, tablet, fotocamere, cuffie, altoparlanti portatili e console di videogiochi portatili.

Altri prodotti, tra cui auricolari, smart-watch e fitness tracker non sono stati considerati, per motivi tecnici legati alle dimensioni e alle specifiche condizioni d’uso.

La proposta standardizza anche le velocità di ricarica veloce – il che significa che i dispositivi capaci di ricarica veloce dovranno essere caricati alle stesse velocità.

Molti leaders politici dell’UE sono impegnati da oltre un decennio in una campagna per richiedere uno standard di ricarica comune, con una ricerca della Commissione che stima che i cavi di ricarica smaltiti e inutilizzati generano più di 11.000 tonnellate di rifiuti all’anno.

Avere uno standard di ricarica comune sarebbe una vittoria del buon senso agli occhi dei consumatori“, ha osservato Ben Wood, analista di CCS Insight, aggiungendo che “anche se Apple sta al momento lottando su tutti i fronti per poter mantenere il suo connettore Lightning, dato il miliardo di utenti attivi di iPhone, la strada sembra essere ormai tracciata, ed Apple stessa sta iniziando ad accorgersene: alcuni dei suoi prodotti tra cui Mac e iPad già supportano infatti USB-C”.

La Commissione Europea spera che il passaggio definitivo possa avvenire già nel 2022, alla luce del fatto che gli stati membri hanno di solito due anni di tempo per  “trasporre” e recepire le normative europee. Ai produttori saranno invece concessi 24 mesi per modificare le porte di ricarica presenti sui propri devices.

Abbiamo dato all’industria molto tempo per trovare le soluzioni necessarie, ora i tempi sono maturi per approdare finalmente ad una normativa per il connettore di ricarica universale. Si tratta di una vittoria importante per i nostri consumatori e per l’ambiente, in linea con le nostre ambizioni verdi e digitali“, ha riferito la vicepresidente della Commissione Europea, Margrethe Vestager.

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