1978. Quei pali bianchi di calcio listati a lutto

Spesso ci troviamo in difficoltà quando dobbiamo ricordare alcune misure, ad esempio, la distanza che separa i pali di una porta del calcio. Ebbene è pari a 7,32metri, mentre l’altezza della porta deve trovarsi a 2,44 metri di altezza dal suolo. Pali e traversa necessitano di un’uguale larghezza e spessore, ma mai superiore ai 12 cm. Pali e barra devono essere dipinti rigorosamente di bianco. Ma non sempre è stato così. Come ad esempio nel 1978, durante i mondiali in Argentina, la base dei pali, era dipinta di nero. I motivi?  Un gesto di protesta contro il regime militare del tempo, contro quella dittatura sanguinaria di Jorge Videla con i suoi “voli della morte” e che aveva prodotto oltre 30 mila “desaparecidos. E la protesta delle madri de Plaza de mayo. Uno degli ideatori del messaggio fu Ezequiel Valentini, tra i responsabili della preparazione dei campi nel comitato organizzatore del Mondiale che dopo anni confessò: “Sapevamo che nessun giocatore avrebbe indossato la fascia nera per ricordare i morti e i desaparecidos causati dalla dittatura, ecco perché pensammo a un gesto simbolico che potesse passare apparentemente inavvertito”, spiegò. “Non avremmo potuto mettere striscioni o cose del genere, ma doveva essere qualcosa comunque ben visibile alle telecamere e c’inventammo le fasce nere alla base dei pali in segno di lutto. Ai militari che ci chiesero il perché spiegammo che era semplicemente un gesto scaramantico e non fecero una piega”.


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