Scenari da “Guerre Stellari”: la Russia colpisce un satellite nello spazio durante un test missilistico, si alza la tensione con gli USA


Un test missilistico condotto negli scorsi giorni dalla Russia ha “colpito e affondato” un satellite spaziale “dormiente”, lasciando dirigenti, militari e politici americani “profondamente scossi”, a causa del timore fondato che la Russia stia cercando di “militarizzare lo spazio”, provando a tirare la corda per conquistare una sorta di egemonia sulle operazioni “extraterresti”

L’esplosione del satellite ha creato almeno 1.500 pezzi di detriti spaziali “di dimensioni apprezzabili” e centinaia di migliaia di pezzi più piccoli, che secondo i funzionari potrebbero minacciare gli astronauti e altri satelliti.

La Russia ha confermato martedì di essere la responsabile del test missilistico, ma ha respinto al mittente le preoccupazioni formulate degli Stati Uniti, spingendo i legislatori a chiedere all’amministrazione Biden e agli alleati di agire “in maniera decisa e pronta”.

Il test anti-satellite di ieri da parte dell’esercito russo rende chiaro che Mosca è disposta a minacciare l’uso pacifico dello spazio, a militarizzare queste sue pretese di dominio e a ignorare le conseguenze per tutte le nazioni“, ha riferito il presidente della commissione per i servizi armati, il senatore democratico Adam Smith, in una dichiarazione martedì.

Il popolo americano merita una valutazione e una risposta responsabile a questo evento, e dobbiamo ritenere la Russia responsabile con il sostegno dei nostri alleati e partner“, ha aggiunto Smith.

I funzionari e i legislatori statunitensi temono che il lancio del missile, che ha colpito un satellite inviato in orbita nel 1982, sia indicativo degli sforzi russi in aumento per sviluppare e testare sistemi e armi spaziali.

Il Cremlino negli ultimi anni ha cercato di superare gli Stati Uniti nel settore spaziale – spesso indicato come il nuovo “Wild West” – testando diverse armi anti-satellite, laser e altri armamenti che potrebbero impedire l’uso efficace dei satelliti americani e alleati.

In un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno, la fondazione no-profit “Secure World” ha valutato che la Russia è “altamente motivata a continuare gli sforzi di sviluppo” sul suo programma di armi antisatellite.

Questi sforzi operavano a pieno regime già nel luglio del 2020, quando il Comando Spaziale degli Stati Uniti ha accusato la Russia di aver condotto un “test non distruttivo di un’arma antisatellite da utilizzarsi nello spazio”.

Il Generale statunitense John Raymond, a capo del Comando Spaziale, ha riferito all’epoca che il test testimoniava “un’ulteriore prova dei continui sforzi della Russia per sviluppare e testare sistemi basati sullo spazio” nonchè un “esempio del fatto che le minacce ai sistemi spaziali degli Stati Uniti e degli alleati sono reali, serie e in aumento“.

Il test di lunedì ha rafforzato questi timori, con il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price che ha dichiarato ai giornalisti come il comportamento pericoloso e irresponsabile della Russia stia mettendo in gravissimo pericolo la sostenibilità a lungo termine del nostro Spazio esterno.

Un vero e proprio scenario da “Star Wars” insomma, con le due ex superpotenze mondiali che tornano a contendersi il predominio dello Spazio, stavolta non con lo spionaggio e con la ricerca scientifica ma con la mera prospettiva della forza bruta. Si spera solo che i governi dei due Paesi abbiano la lungimiranza di raffreddare i propri spiriti, prima di imbarcarsi in guerre “extraterrestri” che avrebbero, di sicuro, conseguenze nefaste anche qui, sul Pianeta Terra.

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