Milan-Napoli 0-1: Il giorno dopo la vittoria del Meazza
Milan-Napoli 0-1, alla fine fa festa la squadra di Luciano Spalletti. Bella prova di carattere del team azzurro che vincono al Meazza
Milan-Napoli 0-1: Dopo la pizza delle dichiarazioni del presidente e di Manolas, che ha parlato del suo amore finalmente ritrovato con l’Olympiakos e le vicende di Insigne e dei tanti altri infortunati, che peraltro ci sono anche nel Milan, Spalletti sorprende tutti, schierando Di Lorenzo a sinistra e puntando su Malcuit sulla corsia destra e su Petagna in attacco. Il tecnico schiera Zielinski pure come capitano di giornata, ma soprattutto il polacco appare rinfrancato dopo la paura per la crisi respiratoria, che sembrava sintomatica di un nuovo contagio del virus. Dopo appena cinque minuti Elmas anticipa tutti su un angolo proprio di Zielinski e sblocca la gara, svettando addirittura di testa altissimo in area. Per una volta sono gli avversari a rimanere fermi in area e a favorire la rete del Napoli. Malcuit sorprende per la sua caparbietà e propone bene l’azione in fase offensiva sulla fascia destra e nel primo quarto d’ora si vede davvero un buon Napoli, determinato e propositivo che tiene la supremazia territoriale. Il Milan cerca di
organizzare la reazione e trova nel solito Ibrahimovic l’uomo più pericoloso che assieme a Tonali prova a trovare il pareggio con conclusioni, che sfiorano la porta di Ospina. Lozano è bravo a fare respirare la difesa, con rapide ripartenze e due conclusioni che sono state ribattute in piena area, mentre Petagna è generoso, ma non riesce ad essere pericoloso, almeno fino a quando ad inizio ripresa si fa ribattere da un difensore un tiro, a pochi passi dal portiere francese Maignan, che è tornato ad essere titolare dopo l’infortunio. La più bella parata, però la deve compiere Ospina su Ibrahimovic, togliendo la palla dall’incrocio dei pali, mentre i tecnici provano a fare qualche cambio, nonostante abbiano una panchina corta per i tanti infortunati e così Lobotka sostituisce Demme, ancora non al meglio dopo il covid, e Giroud rinforza il settore offensivo per la squadra di Pioli.
Messias, che fino a pochi anni fa giocava nei dilettanti, sfodera un gran tiro da fuori, che sfiora la traversa, ma il Napoli gestisce bene la partita, riuscendo a tenere spesso il Milan nella sua metà campo. Sono davvero bravi tutti, ma è giusto apprezzare le prestazioni di Jesus e Rrhamani in difesa, di Elmas e Zielinski a centrocampo e di Lozano in attacco, oltre ai già citati esterni bassi. È un Napoli molto diligente e attento, che evidentemente ha saputo mettere in pratica le direttive di Spalletti, che nonostante le numerose assenze, pretendeva una grande partita, anche per riscattare le ultime due sconfitte interne con Atalanta ed Empoli. La scelta di preferire Petagna e Lozano a Politano e Mertens è stata produttiva e Spalletti, solo nell’ultimo quarto d’ora, inserisce Ounas, Politano e il folletto belga per Zielinski, Lozano e lo stesso ex attaccante di Atalanta e Spal, che prima di uscire conclude per la seconda volta pericolosamente in porta, non riuscendo però ad inquadrarla.
Chiaramente il Milan passa i minuti finali a cercare il forcing risolutivo per ottenere almeno il pari, come riuscì a fare ad Udine nell’ultima gara con la prodezza di Ibrahimovic, che anche con il Napoli stava per diventare protagonista, approfittando ad un certo punto di un tocco sbilenco di Anguissa, che lo ha favorito clamorosamente in piena area. Spalletti nei minuti finali inserisce anche Ghoulam per il bravo Elmas, mattatore della sfida non solo per la rete iniziale, ma perché ha saputo portare il Vesuvio dentro per metterlo in campo, proprio come aveva chiesto il tecnico alla vigilia. E infatti senza più il Vesuvio, che ha saputo portare il macedone nella lotta di Milano, il Napoli ha rischiato seriamente di prendere il pareggio perché Kessie, al termine di un’azione molto confusa in area ha messo la palla in rete, ma il var ha richiamato l’arbitro a verificare il fallo di Giraud su Jesus, che effettivamente è sembrato netto. Il Napoli non avrebbe meritato di subire un’altra beffa dopo quella della gara con l’Inter o le ultime due sconfitte in casa, ma chiaramente il var è un istituto che fa discutere, anche quando le decisioni sono favorevoli alla squadra partenopea. Questa vittoria consegna all’Inter il titolo di campione d’inverno con una giornata d’anticipo, ma oltre al programma del turno infrasettimanale prima di Natale, c’è ancora tutto un girone di ritorno, che potrebbe nuovamente ridefinire gli assetti dell’alta classifica, che al momento vede protagoniste le milanesi, ma anche il Napoli e la stessa Atalanta, che pur sconfitta ieri in casa dalla Roma, è ancora davanti alla Juventus e alla stessa squadra di Mourinho.