“Moonfall” – Anno 2011. Alcuni astronauti in missione nello spazio per aggiustare un satellite vengono sorpresi da una nuvola oscura che uccide uno di loro. In seguito a ciò viene congedato in quanto ritenuto colpevole il comandante Brian Harper (Patrick Wilson), superstite insieme a Jo Flower (Halle Berry). Dieci anni dopo accade però che la Luna sta per impattare sulla Terra e saranno proprio Harper e Flower insieme a K. C. Houseman (John Bradley), un complottista che dà la colpa di tutto a qualche alieno, a tornare nello spazio per salvare l’umanità.
“Moonfall”, recensione
Roland Emmerich è sempre lui. Da Indipendence Day (1996) in avanti si prodiga in film catastrofisti nei quali la Terra è costantemente minacciata. Questa volta il problema è la Luna, in una storia a tratti troppo inverosimile e che sembra prendere spunto da diversi illustri predecessori. Il pericolo viene ancora una volta dall’alto, ma questa volta rispetto a quanto accade in “Don’t look up” (di cui abbiamo scritto qui) gli esseri umani decidono di affrontarlo più seriamente.
Tra i personaggi viene data ragione principalmente alle teorie del complottista Houseman (John Bradkey, il Sam de “Il trono di spade”), mentre l’altro eroe è prevedibilmente il reietto Harper che riesce a pilotare senza ausili tecnologici lo shutter salvifico. La filosofia del complotto trova sfogo tra l’altro nel potere che mette la museruola a due astronauti che potrebbero rivelare la verità. Houseman aveva previsto tutto e aveva cercato di lanciare vanamente l’allarme; ecco che allora entrerà facilmente in combutta con gli altri due protagonisti.
Imperfezioni a parte la prima parte del film è senz’altro quella migliore, gli ingredienti perfetti del disaster movie ci sono tutti e sembrano ben amalgamati. Poi a dilagare è unicamente l’azione anche caotica ad ogni costo. Fantascienza molto più fantastica che scientifica, più che altro pretesto per mostrarci sequenze spettacolari e validi effetti speciali che meritano la visione in sala. Purtroppo però la sceneggiatura firmata dallo stesso Emmerich con Spenser Cohen e Harald Kloser rende impalpabili i personaggi e i loro rapporti, con la conseguenza che l’empatia del pubblico viene seriamente compromessa. Non c’è il reale interesse di approfondire le tematiche seminate, con l’aggravante di avere a disposizione un cast comunque di tutto rispetto. Nonostante le due ore e dieci di durata tutto scorre molto veloce, anche troppo. Era forse meglio per Emmerich mettere meno carne al fuoco e cuocerla meglio: il risultato non avrebbe certamente scontentato nemmeno i suoi spettatori più affezionati.
“Moonfall” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 17 marzo 2022.