Al Città di Siracusa la ‘stracittadina’ contro il Real Siracusa Belvedere


<strong>Campionato di Eccellenza/ Girone B – 29ᵃ Giornata.

ASD Città di Siracusa vs ASD Real Siracusa Belvedere.

 

Stadio Nicola De Simone di Siracusa, ore 16,00.

Risultato finale: 2-0

Marcatori: Palmisano (Sr, 43′ pt), Catania (Sr, 27′ ST).

Arbitro: Valerio Gambacurta di Enna.

1° Assistente: Manfredi Canale di Palermo.

2° Assistente: Andrea Varisano di Agrigento.

Giornata soleggiata ma ventosa, terreno di gioco in perfette condizioni.

Giornata azzurra decretata dalla società aretusea.

 

Le due compagini della città entrano in campo pronte ad affrontarsi a viso aperto ed il primo tempo, infatti, mostra la volontà di entrambe di far bene.

Numerose le azioni della prima frazione di gioco ma numerosi anche gli ‘sprechi’ di entrambe le parti che inizialmente non riescono ad andare in vantaggio. Uno spumeggiante Siracusa, sin da subito, mette in difficoltà il Real Belvedere che però ben reagisce alle bordate azzurre con altrettante fiondate in area aretusea. La partita si presenta sin da subito bella. Già al 2′ scambio veloce, ai limiti dell’area del Real, tra Catania e Rossitto, ma la palla slitta fuori di poco. Rapido capovolgimento di fronte e stavolta è Frittitta a mancare la rete con il bravo Saitta che compie il primo miracolo del match, parandogli il bolide a pochi mt. Tutto da rifare e all’8′ Palmisano taglia l’area avversaria con un bel tiro che nessuno aggancia.

Al 12′ è Ramella a trovarsi faccia a faccia con Saitta che si replica e manda fuori di pugno deviando il tiro in angolo. Al 29’ bella triangolazione tra Schisciano e Guerci che fa la barba al palo difeso da Aglianò. Due minuti dopo altro scambio da manuale tra Rossitto e Montagno ma il portiere fa ancora buona guardia deviando di piede in corner il suo tiro. Continua il pressing azzurro e al 35′ Rossitto, approfittando di uno svarione della difesa avversaria, si mangia letteralmente un gol già fatto. Un minuto dopo, servito da Mascara, ancora Rossitto manda di poco la palla alla sx della porta difesa da Aglianò: per lui non è giornata. Al 41′ nuovamente “San” Saitta esce dai pali ed evita la rete avversaria sul loro contropiede fulmineo. Subito dopo, altro repentino capovolgimento di fronte: Rossitto serve Lele Catania che, saltando un avversario, tira forte in porta ma Aglianò riesce ancora una volta a superarsi spedendo in angolo. Al 43′ i padroni di casa non sbagliano e centrano il bersaglio con Palmisano che, su corner, insacca di testa portando in vantaggio gli azzurri di Mr Mascara.

Si chiude un Primo Tempo spumeggiante e vivace.

La ripresa inizia col Real che insegue il pareggio e, al 4′, Alfò si mangia letteralmente un gol già fatto. Un minuto dopo è il Siracusa a sbagliare, prima con Rossitto e poi con Montagno, con il portierone del Real che impedisce a entrambi di andare a segno. Nei minuti successivi è di nuovo il Real ad impegnare Saitta con un paio di punizioni che lo costringono a veri e propri guizzi in difesa della sua porta. Al 24′ ancora una volta Rossitto fa indigestione di reti mancate e manda alto sulla traversa. Tre minuti dopo, Lele Catania, il bomber aretuseo, non sbaglia: in area agguanta il tiro mancato di Schisciano respinto da Aglianò, e mette dentro la sua 73ª rete in azzurro stracciando il record precedente di Pannitteri.

Negli ultimi minuti il Real Belvedere sfiora la rete con Quarto che tira un bolide dal limite dell’area azzurra ma Saitta manda in angolo. A tempo ormai scaduto, Montagno si fa parare in due tempi da Aglianò un tiro ben piazzato dal limite. La partita si chiude con lo sguardo finale rivolto allo scontro al vertice tra Igea e Jonica che, con il loro pareggio, decretano la matematica impossibilità di svolgimento dei play off rimandando all’ultima giornata la sentenza finale su chi affiancherà il neo promosso Ragusa in serie D.

Il 16 Aprile il Siracusa affronterà lo Jonica e chissà, con un altro miracolo, magari restituirà il favore di qualche anno fa, regalando ai tifosi dell’Igea la promozione in serie D.

a cura di: Carla Vallone

 

 


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