Italia, umiliata in Germania


Italia, umiliata in Germania

Italia, una mazzata contro la Germania. La squadra di Mancini perde 5-2. Il giorno dopo nel punto di Gianfranco Piccirillo:

La nazionale di Mancini questa volta delude le attese e viene sommersa dal gioco e dai gol della squadra tedesca, storica rivale che l’ultima volta aveva battuto gli azzurri agli europei del 2016 solamente ai calci di rigore. Eppure nei primi minuti dei due tempi qualcosa l’Italia ha prodotto, ma non è riuscita a segnare per la bravura di Neuer su Raspadori e l’imprecisione di Barella, Cristante e Caprari. Se la Germania è riuscita a dilagare, come mai prima aveva fatto nel corso della storia calcistica contro l’Italia, è anche per gli errori dei singoli calciatori, dal portiere Donnarumma in occasione della prima e della quinta rete, a Mancini, ingenuo nell’occasione del rigore a fine primo tempo. Dopo i gol di Kimmich e Gurdogan la Germania segna con il veterano Muller e il centravanti Werner, che realizza addirittura una doppietta in una difesa italiana davvero imbarazzante, che già nel primo tempo, con il gol di Kimmich, che ha sbloccato la gara, si fa infilare come un coltello nel burro. L’unica nota lieta viene dalla reazione finale a cominciare dal gol del diciottenne Gnonto, che offre una piccola soddisfazione e soprattutto diventa il calciatore più giovane a segnare con la maglia della nazionale.

Troppo poco per una squadra che dopo la terribile eliminazione dal Mondiale e la netta sconfitta contro l’Argentina in Supercoppa, sembrava dare segnali di ripresa almeno in questo girone di serie A di Nation League con il debutto di diversi giovani, tra i quali lo stabiese Salvatore Esposito, che stasera Mancini non ha voluto confermare dopo la buona prestazione con l’Inghilterra. La goleada dell’Ungheria in Inghilterra ridimensiona pure il pareggio di Wolverhampton, ma se non altro il gol di Bastoni nel recupero evita alla nazionale di incassare la peggiore sconfitta della storia contro la Germania, eguagliando comunque la peggiore ottenuta con il medesimo punteggio. Bisogna però, da un lato evidenziare gli errori commessi da Mancini nell’impostazione della formazione e dai calciatori in attacco e soprattutto in difesa, dall’altro anche considerare la forza della Germania, dominatrice del gioco e pungente in fase offensiva con la nuova impostazione tattica, offerta dal titolato e bravo tecnico Flick.

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