Ha uno sguardo che cattura l’attenzione e un modo di raccontarsi semplice e al tempo stesso coinvolgente. Sorride quando parla del suo lavoro. Una grande passione e una spiccata sensibilità è ciò che trasuda dalle sue parole. Si è fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico interpretando il ruolo di Eduardo De Filippo nel film diretto da Sergio Rubini; un’interpretazione con la quale ha conquistato tutti consacrandosi tra i nuovi talenti emergenti del cinema italiano. Abbiamo incontrato Mario Autore, attore, regista e musicista in occasione della 12esima edizione del Social World Film Festival. Ecco cosa ci ha raccontato durante la nosra intervista.
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Mario Autore: “Sto studiando per un nuovo progetto cinematografico che mi stimola molto”
- Ti sei fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico, quello in sala e degli spettatori a casa, interpretando Eduardo De Filippo nel film “I Fratelli De Filippo” di Sergio Rubini. Dopo un esordio cinematografico così importante cosa ti aspetti ora?
Interpretare Eduardo De Filippo è stato un onere e un onore al tempo stesso. E’ stato sicuramente un debutto cinematografico importante. Sono un attore di teatro. Il teatro è il mio habitat naturale. Al momento ho già in cantiere un nuovo progetto cinematografico. Sto studiando per il prossimo film del quale però, al momento, non posso dire molto. Interpreterò il ruolo di un musicista. E’ un ruolo che mi stimola molto, un bel progetto del quale sono molto contento. Inoltre ho diversi impegni a teatro. Tutto ciò che si era fermato con l’avvento della pandemia sta ripartendo e quindi gli impegni teatrali sono molteplici al momento. Sto lavorando anche all’idea di un film da regista.
- A proposito di regista, come è stato lavorare con Sergio Rubini?
Sergio è un genio. In tutto quello che fa, da attore e da regista, c’è la sua inconfondibile impronta. Quando ha lavorato ai Fratelli De Filippo aveva da subito chiara l’intera costruzione del film, tant’è che la scelta di noi tre, di me, di Anna Ferraioli Ravel e Domenico Pinelli non è stata casuale; nel senso che prima di osservarci come interpreti, ci ha valutati come persone affinchè potessimo trasmettere il senso più autentico di famiglia tra amore e dissapori, sentimenti più o meno comuni a tutti i rapporti familiari ed in particolare a quelli tra fratelli. Aveva un’idea precisa di ciò che voleva e per noi seguire le sue idee così chiare è stato facile. Ci ha accompagnato per mano, ci è bastato semplicemente seguirlo.
- Com’è stato il rapporto con gli altri due coprotagonisti, Anna Ferraioli Ravel e Domenico Pinelli?
Assolutamente di fratellanza. Quello che è nato per finzione si è trasformato per davvero in un rapporto di fratellanza. Sul set c’è stata una grande ed assoluta armonia tra noi tre. Ripeto, la scelta di Sergio non è stata casuale. Siamo stati selezionati e scelti affinchè potessimo soddisfare quel concetto di autenticità che aveva in mente fin dal primo momento. A lui importava conferire autenticità al senso di famiglia. E così è stato. Io e Domenico siamo continuamente a casa di Anna. Ci vogliamo bene e litighiamo esattamente come i fratelli veri, quelli di sangue, comunemente fanno. Questo deve aver contribuito in modo decisivo a far amare il nostro film al grande pubblico. Del resto i numeri parlano chiaro. Il film ha avuto un successo strepitoso; abbiamo avuto lo share più alto di un film trasmesso in televisione negli ultimi 7 anni e di un film trasmesso dalla Rai negli ultimi 10 anni. E’ stata una grandissima soddisfazione!
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Ringraziamo Mario Autore per la sua disponibilità e Vi invitiamo a seguirlo a teatro, Da domani al Campania Teatro Festival sarà impegnato ne “Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo e domenica 17 Luglio 2022 debutterà a Bacoli, alle Terme Stufe di Nerone, nel “Don Giovanni” di Molière in un adattamento di Antonio Piccolo.