La Lazio 1987 del meno nove
La Lazio della stagione 1986-87 trascinata dal grande Giuliano Fiorini dava vita ad una delle stagioni più intense della sua storia in un annata davvero molto difficile.
Pioggia di penalità per lo scandalo ” Totonero-bis”. La Lazio passa una estate davvero molto intensa. Primo verdetto, retrocessione in Serie C, secondo verdetto in serie B ma con un handicap di –9. Le penalità le prendevano anche Triestina e Cagliari mentre al Vicenza era stata revocata la promozione. Ripescato il Pescara al posto del Palermo. In sintesi fu questa la calda estate del 1986 con la classifica che si andava a disegnare. All’epoca la vittoria valeva due punti e quindi una penalità di nove significava togliere molti punti dall’economia di un campionato.
La Lazio di Eugenio Fascetti, lottava con le unghie e con i denti ma dopo un grande girone di andata e complice un calo fisico i biancelesti si ritrovarono a lottare per non retrocedere. Il finale di campionato è di quelli intensi. Lecce e Cesena rinviarono il verdetto con uno spareggio infinito vinto dal Cesena nell’ultima fermata di San Benedetto del Tronto 8 luglio 1987. Lazio, Taranto e Campobasso si giocavano la retrocessione visto l’arrivo a pari punti. La Lazio aveva battuto il Vicenza all’ultima di campionato e si era regalata una speranza. Lo Stadio San Paolo di Napoli divenne il teatro di questo scenario calcisticamente drammatico. Il Taranto prima batteva la Lazio e poi pareggiava contro il Campobasso e si salvava. Lazio e Campobasso si giocavano tutto nello spareggio finale il 5 luglio del 1987. Fu proprio la Lazio ad avere ragione ed a strappare il pass per una salvezza clamorosa e storica.
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