Hiromi col suo “The Piano Quintet” inaugura la XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz.
La pianista e compositrice giapponese, una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz mondiale, si è esibita all’anfiteatro romano di Avella, nell’unica data italiana del tour europeo presentando l’ultimo lavoro discografico “Silver Lining Suite”, pubblicato lo scorso ottobre e composto durante la quarantena mentre era impegnata in una serie di performance in streaming per supportare i Blue Note di Tokyo e New York e dove Hiromi esemplifica ulteriormente il suo eclettismo e la sua gamma emotiva. Il risultato valica i confini tra musica classica e jazz, creando un intreccio vibrante posseduto dalla fervente energia ispirata al rock e dalla bellezza cinematografica, che la pianista originaria di Shizuoka ha sempre instillato nella sua musica.
Sul palco ad accompagnarla in questo intenso viaggio musicale, un eccellente quartetto d’archi composto da Tom Pigott-Smith (I° violino), Shlomy Dobrinsky (II°violino), Meghan Cassidy (viola) e Gabriella Swallow (violoncello).
La talentuosa pianista giapponese, incanta subito il pubblico presente che ha invasol’arena dell’anfiteatro, circa 2 ore e mezza di musica di altissima qualità, il suo stile inconfondibile ha attraversato il jazz, fusion, l’acid-jazz, il blues, lo swing, tutto con una matrice classica inconfondibile. In molti passaggi di altissima difficoltà tecnica, avrebbe meritato applausi e standing ovation, ma il pubblico ha preferito ascoltare in religioso silenzio ogni nota dall’inizio alla fine di ogni brano, riservando applausi scroscianti per lei ed il suo gruppo, solo alla fine.
Gli archi, perfetti e di altissima caratura, del restoper accompagnare un talento simile, ci vogliono solo i migliori, una nota di merito in più la lascio alla violoncellista Gabriella Swallow che ha suonato il suo strumento con maestria travestendolo in contrabasso in alcuni brani, davvero molto brava.
Hiromi è una furia sul pianoforte, credo che i tasti dopo ogni suo concerto chiedano un periodo di ferie…. , vola sul piano, conosce ogni angolo dello strumento e lo usa a suo piacimento lasciando attoniti tutti i presenti, davvero un talento indiscusso, del resto Hiromi Uehara gode di una vastissima fama per la sua stupefacente tecnica virtuosistica, per l’energia che esprime nei suoi concerti e la sua capacità di esplorare generi musicali molto diversi.
Apprezzata da leggende del jazz come Chick Corea, Stanley Clarke e Ahmad Jamal (il suo mentore) ha studiato e si è diplomata al Berklee College of music di Boston, dove ha avuto come maestro il grande Oscar Peterson.
Di seguito la mia Gallery @all right reserved Giovanni Esposito