“Le ultime”, romanzo che ha segnato l’esordio letterario di Valeria La Rocca, è il libro che si é aggiudicato il primo premio di Lettera Futura 2021, concorso letterario riservato ad autrici di opere prime ideato da Festival inQuiete e Solferino editore. Un libro in cui ogni donna potrà ritrovare una parte di se stessa.
“Le ultime” (Solferino) di Valeria La Rocca, recensione
Una sorella in affido, l’amore violento di un uomo, una mancata maternità, un rapporto complicato con i genitori, la morte di uno di essi, la fine di un amore, la malattia, il confronto con la vita degli altri. E’ quello che, dai racconti della protagonista, emerge durante gli incontri che si svolgono presso lo studio del Dottor B.
Con una scrittura potente e struggente l’autrice racconta le esperienze e i turbamenti della protagonista offrendo al lettore la possibilità di specchiarsi e ritrovare una parte di se stessi. Un libro che costringe a guardarsi dentro, che costringe a ricordare, che costringe ad affrontare.
Forse il Dottor B. aveva ragione: in certi casi è meglio scordare e lasciarsi il passato alle spalle, eppure io avevo bisogno di ricordare, perchè, con quella notte dimenticata, si erano distorti anche i ricordi migliori, ricordi di un passato in cui mio padre era una voce e non un rantolo ripetuto e costante, e in cui mia madre era una donna a colori, non la versione ingrigita di se stessa come una camicia bianca passata per troppi candeggi sbagliati.
Un libro a tratti spietato, carico di immagini dolorose.
La sua pelle sembrava la buccia disidratata di un frutto marcito, livida fragile, pronta a strapparsi e a rivelare ciò che si nascondeva sotto l’involucro: un uomo stanco, spaventato e sconfitto.
Un libro che, tuttavia, lascia intendere che proprio attraversando la tempesta si esce maggiormente motivati e fortificati. Non cieli limpidi, sgombri di nuvole, ma una nuova consapevolezza che spinge a proseguire il proprio cammino con maggiore gratitudine. Una tempesta che, però, il più delle volte, è necessario affrontare salendo sull’arca di un valido specialista.
Ci tengo a dirlo, il disagio mentale non se ne va con le buone intenzioni o le promesse.
Un libro sincero, che aiuta senza fare false promesse.