Meloni scommette su 25 punti


Potrebbe accadere che il 25 settembre un quarto degli italiani dia la fiducia al partito di Giorgia Meloni, una scommessa importante, ma non impossibile. Infatti, secondo i sondaggi Fratelli d’Italia si trova in testa nelle preferenze degli elettori,  intorno al 24 per cento, leggermente avanti al PD di Enrico Letta.

Meloni scommette su 25 punti

Come la percentuale dei sondaggi sono 25 anche le priorità, individuate dal programma di Fratelli d’Italia, che punta soprattutto su natalità, scuola, fisco, Pnrr, sanità, lavoro, made in Italy, energia, ambiente, trasporti e riforme costituzionali ed istituzionali.

Ovviamente Meloni e il suo partito puntano all’aggiornamento del Pnrr alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime, per fermare la crisi energetica e del caro bollette, ma soprattutto alla misura della pace fiscale e all’abolizione pressoché totale del reddito di cittadinanza.

La leader Giorgia Meloni dal palco del meeting di Rimini ha annunciato la proposta del liceo del Made in Italy, per dare prestigio e opportunità al contesto lavorativo e culturale del “Marchio Italia” , formando gli studenti sulle produzioni italiane, per incentivare la promozione delle attività del commercio dei prodotti locali sul mercato estero.

Fratelli d’Italia propone di accorciare di un anno il percorso di studi delle scuole superiori, per mettere i giovani italiani nelle condizioni di competere subito con i pari età del resto d’Europa, approfondendo però nello stesso tempo la lingua inglese e gli indirizzi più abilitanti.

Su questo punto, ma anche su altri aspetti del programma sulla scuola Giorgia Meloni ha polemizzato con i docenti iscritti alla CGIL, così tanto da convincersi a compiere un mezzo passo indietro dal palco del suo comizio di Termoli, per non continuare a subire le reazioni dei sindacati e di altri addetti ai lavori del mondo dell’istruzione, che già avevano ottenuto l’abrogazione della norma sul docente esperto, proposta dal governo Draghi per valorizzare il merito dei professori.

Il quoziente familiare

Il primo punto dei 25 del programma è il sostegno alla natalità e alla famiglia, attraverso la progressiva introduzione del quoziente familiare, sul modello di quello pensato per la Francia dal partito di destra della famiglia Le Pen.

In pratica il sistema di tassazione deve tenere conto del numero dei componenti del nucleo familiare, una misura fiscale che dovrebbe valere circa 6 miliardi di euro, secondo le stime degli esperti di fratelli d’Italia.

Inoltre, nel programma è previsto l’aumento degli importi per l’assegno unico ed universale, fino a 300 euro al mese per ogni figlio, con l’allungamento dell’età a 21 anni. E’ previsto, inoltrem  l’aumento di risorse per il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie di lavoratori precari e nessuna nuova tassa sulla prima abitazione e sui primi centomila euro per il suo acquisto.

Il “Metadone di Stato”

Fratelli d’Italia propone l’introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto all’annualità precedente, la sua estensione per le partite Iva fino a 100000 euro di fatturato e soprattutto il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 3000 euro per le persone in difficoltà economica.

Il punto della pace fiscale prevede che per le cartelle esattoriali di importo superiore sia previsto il pagamento dell’intera imposta, maggiorata del 5 per cento, in sostituzione di sanzioni ed interessi e l’introduzione dell’istituto della rateizzazione automatica in dieci anni.

Giorgia Meloni definisce il reddito di cittadinanza il “Metadone di Stato” e propone la sua abolizione e per combattere la recrudescenza del Covid-19 una serie di nuove direttrici. Le più significative direttrici proposte da Fratelli d’Italia sono la ventilazione meccanica controllata nelle scuole, negli uffici e negli altri luoghi di lavoro al chiuso, il potenziamento del trasporto pubblico, l’abolizione definitiva dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid e l’assoluto divieto di introduzione di nuove misure restrittive delle libertà personali come il Green pass, ritenuto uno strumento assolutamente ingiusto e incostituzionale.

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