Champions League. Il Napoli vince in Scozia. Di Gianfranco Piccirillo:
Lo spostamento della gara per il lutto della Regina non influisce su questa gara, che mantiene le premesse della vigilia, diventata poi anti, con un bellissimo spettacolo da parte del Napoli, di gioco ed intensità agonistica. Spalletti ha dovuto rinunciare ad Osimhen e a Lozano, ma ha saputo affrontare le prevedibili sfuriate iniziali della squadra scozzese nel catino dello stadio di Glasgow, interamente lasciato ai padroni di casa, e ancora denso di commozione per la scomparsa di sua maestà Elisabetta II. Ma non è solo l’occasione del colombiano Morelos, schierato a sorpresa da Van Bronckhorst, che ha preferito cambiare uomini e modulo dopo le ultime gravi sconfitte in campionato e Champions, a caratterizzare l’inizio della gara perché Zielinsky colpisce il palo in modo clamoroso e Simeone impegna severamente l’esperto portiere Mc Gregor. Nel corso della prima frazione anche Meret deve compiere un grande intervento su una conclusione velenosa dal limite di Arfield, mentre il georgiano Kvaratskhelia, fa la barba al palo, su uno splendido tiro, che ha lasciato letteralmente annichilito il portiere quarantenne scozzese. Insomma è stata un primo tempo davvero intenso con agonismo e giocate di qualità, che si chiude con un’altra occasione abbastanza ghiotta per questo colombiano Morelos, che sembra in sovrappeso, ma i fuochi d’artificio del Napoli si vedono nella ripresa. Infatti dopo il consueto forcing iniziale scozzese, il Napoli getta clamorosamente al vento una doppia occasione su una massima punizione tirata addirittura due volte e decretata dall’arbitro per un netto fallo di Sands, su Simeone lanciato a rete deliziosamente da Zielinsky e che viene espulso per doppia ammonizione. Alla fine comunque la giustizia calcistica viene compiuta, perché su un altro rigore Politano, che aveva comunque ribadito in rete il primo tiro dal dischetto di Zielinsky, parato da Mc Gregor, segna il gol del vantaggio meritato, ma giunto in modo decisamente particolare. Tra il primo rigore sbagliato da Zielinsky e quello segnato da Politano per un netto fallo di mano su tiro di Kvaratskhelia, c’è infatti il secondo per la ripetizione decretata dall’arbitro sbagliato dal polacco, che si fa quindi ipnotizzare due volte in un minuto da Mc Gregor, insomma sembrava il festival dei penalty sbagliati del Napoli, fino alla realizzazione di Politano. L’ex calciatore di Sassuolo ed Inter avrebbe potuto segnare ancora prima e dopo il rigore, fino alla sostituzione con Zerbin, che Spalletti attua contemporaneamente a quelle di Simeone e Rui con Raspadori e Olivera. In superiorità numerica il Napoli controlla meglio la gara e prova a chiuderla ripetutamente, soprattutto con Zielinsky, che cerca il riscatto con un Mc Gregor, che stasera probabilmente gli avrebbe parato pure un terzo rigore. L’arbitro che è stato deciso a fischiare i rigori per il Napoli, si lascia condizionare nel finale dal pubblico scozzese, graziando da una netta espulsione il colombiano Morelos e inventando falli a favore dei Rangers, come nel caso di un intervento pulito di Kvaratskhelia. Ma la squadra di Spalletti riesce comunque a segnare pure su azione, grazie all’apporto di Ndombele, che sostituisce un Zielinsky, stasera bravo ma fermato dalle parate di Mc Gregor, il quale però deve recuperare la palla alle sue spalle altre due volte, prima per un tiro efficace del giovane Raspadori dopo una bella giocata proprio dei subentrati Olivera e Ndombele, e poi per una combinazione tra il bravo Anguissa, ancora una volta uno dei migliori in campo, e l’ex calciatore del Tottenham, il quale segna ai Rangers in Champions dopo averlo fatto in amichevole contro una squadra comunque gloriosa come lo Stabia. Nel recupero il bravo arbitro spagnolo prova a dare la soddisfazione di un rigore anche ai padroni di casa, ma il var non può assecondarlo, avendo Rrhamani toccato la palla con la pancia e non con la mano e così il Napoli vince nettamente senza subire gol con pieno merito ancora una volta in Champions, dimostrando di poter competere su più fronti. Domenica sera nel big match di San Siro con il Milan si potrà capire se Spalletti riesce a cavarsela anche nel gestire il necessario turn over per competere e lottare per il primo posto non solo nel girone di Champions, ma anche in campionato.