Nubi sulla Lazio. Serve una svolta immediata

Gli esperti meteo hanno dichiarato che questa è l’estate più calda dal 1965. Eppure piove. Magari non realmente ma metaforicamente parlando, piove e le gocce scendono giù copiose sulla Lazio. Subito una decisione per biglia e Keita

Un temporale estivo che non vuol proprio smettere di coprire di nubi grigie e minacciose l’ambiente biancoceleste, che sta vivendo un’estate davvero brutta. Prima l’indegno spettacolo offerto nelle amichevoli estive con le 4 sconfitte consecutive rimediate senza appello, poi la batosta di Supercoppa Italiana contro la Juventus, infine, i malumori interni con il “caso Candreva” (poi rientrato) per la mancata investitura a Capitano della squadra e dei rumors di mercato che coinvolgono in primis Lucas Biglia e da ieri, Keita Balde, il quale alla fine della gara di supercoppa, ha voluto fortemente un incontro con il presidente Claudio Lotito nel quale ha espresso la volontà di essere ceduto. Se a questo si aggiunge che il mercato di rafforzamento della squadra dello scorso anno non convince nessuno, dagli addetti ai lavori fino ai tifosi, e che tra meno di 10 giorni la Lazio sarà chiamata a disputare la gara d’andata dei Play Off di Champions League con il Bayer Leverkusen, allora lo scenario diventa ancora più cupo, ove fosse possibile.

Ma che succede a questa Lazio? Quali sono le cause di questa improvvisa quanto inaspettata metamorfosi rispetto ad appena 2 mesi fa?

Il club capitolino visto finora non è neanche un lontano parente di quella squadra capace di incantare per il suo gioco propositivo e d’attacco dello scorso campionato. Eppure gli interpreti sono gli stessi della passata stagione. Certo qualche alibi striminzito c’è: è andato via Mauri, un giocatore fondamentale per gli schemi dei biancocelesti; ma, l’impressione è che, almeno con la testa, anche qualche altro giocatore è andato via anche se ha indosso ancora la casacca laziale.

Biglia, ad esempio, deve decidersi: se vuole andar via lo dica chiaramente senza giri di parole e mezze frasi. Il suo apporto per il gioco della Lazio è determinante, ma un regista deve avere la testa sgombra di pensieri per poter orchestrare il gioco e quello visto in Supercoppa non è decisamente un giocatore sereno.

 

Passando all’altro “caso”, come detto sopra, Keita ha chiesto ufficialmente la cessione. Il 20enne attaccante spagnolo di origini senegalesi è un giocatore dal talento cristallino anche se la scorsa stagione non è stata certamente di quelle da regalare agli annali. Troppo altalenante il suoi rendimento e troppe le occasioni sprecate quando è stato chiamato in causa. Ecco perché non riusciamo a spiegarci come si possa pretendere per lui una cifra non inferiore ai 15 milioni di Euro. Il patron Lotito, come sempre, spara cifre enormi per vendere i suoi giocatori, ma a volte bisognerebbe abbassare le pretese sia per il bene della squadra sia per poter investire subito i soldi di una cessione “dolorosa” per attutire la perdita. Ma le strategie di mercato del Presidente laziale e del suo entourage sono risapute ,quindi inutile soffermarsi anche perché per certi versi sarebbe solo tempo perso.

Ed allora cosa accadrà?

Difficile dirlo. Anche se mancano ancora tre settimane alla fine del mercato estivo, la squadra avrebbe bisogno di intervenire subito sul mercato comprando almeno una punta centrale (neanche un tiro in porta in 90’ di Supercoppa tra Klose e Djordjevic) e definendo le situazioni interne per poter correre ai ripari sul mercato per tempo e non aspettare gli ultimi giorni di agosto con improbabili acquisti “low cost”, quando ormai il destino (europeo in primis) della Lazio potrebbe essere inesorabilmente compiuto.


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