Juve Stabia-Maledetti rigori, il racconto di StabiAmore


Juve Stabia- L’editoriale post gara di Coppa Italia

Juve Stabia-Le vespe cadono ancora e questa volta in Coppa Italia. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:

Dopo la sconfitta con il Pescara e le polemiche conseguenti ci si aspettava una reazione da parte della squadra per uscire dalla crisi. Colucci sceglie tutti quelli che finora hanno avuto meno spazio, confermando al centro della difesa Vimercati accanto al rientrante Caldore contro un Foggia, capace in campionato di rimontare lo svantaggio in inferiorità numerica, che schiera inizialmente qualche titolare in più. Nel primo tempo sono pochissime le azioni da segnalare, se non con qualche buon lancio di Berardocco e un paio di spunti interessanti di Pandolfi, che alla fine è l’unico ad impegnare seriamente il portiere Domingo, mentre il Foggia conclude con Ogunseye che prova a ripetersi con un tiro ribattuto, dopo il gol realizzato in campionato di testa davanti al vecchio bomber Marcello Prima. Insomma si è visto il solito Stabia incapace di creare azioni offensive, nonostante il centrocampo rinnovato con Berardocco, Carbone e Altobelli e l’inedito tridente offensivo Pandolfi, Zigoni e D’Agostino e i due esterni bassi Peluso e Dell’Orfanello, che se non altro ha il merito di aver favorito l’azione più pericolosa del primo tempo. Nella ripresa Pandolfi prova ancora a rendersi pericoloso, ma anche Peralta sfiora la porta del sempre attento Danilo Russo con un bel tiro da fuori, mentre D’Agostino rischia l’espulsione per un brutto fallo che l’arbitro punisce con il cartellino giallo. Il portiere Russo è bravo anche nelle uscite su Scheletti, mentre Colucci fa entrare Maselli e Scaccabarozzi per Carbone e Berardocco, non riuscendo però a migliorare la qualità delle giocate offensive. Anzi forse è il Foggia a provare a fare qualcosa in più, con la buona gara dell’ex Rizzo e Nicolao, che reclama un rigore per un tocco di mano, come peraltro lo Stabia in due circostanze consecutive per presunti falli in area pugliese. Vimercati come un portiere salva un tiro molto pericoloso di Tonin, scelto da Gallo nella ripresa, ed è sempre Pandolfi ad impegnare il portiere, che deve deviare una sua gran conclusione in angolo e Colucci nel finale si gioca le carte Bentivegna e Ricci al posto di D’Agostino e Altobelli nel tentativo di evitare i tempi supplementari.

Perfino il centravanti finora deludente Zigoni riesce a rendersi pericoloso prima di testa e poi con un tentativo al volo di piede, ma è sempre di testa la sua terza e più importante occasione a pochi passi da Domingo Dalmasso, che compie la sua parata più difficile. Insomma se non altro Zigoni dimostra di essere finalmente sulla via del recupero della condizione atletica ed è questa una delle note liete di una gara come al solito fatta di luci ed ombre, mentre poco prima del recupero entra pure Maggioni per Peluso, colpito da crampi. La traversa sul tiro cross di Maselli nega la vittoria allo Stabia, confermando che oltre ai suoi problemi offensivi vi è anche una certa dose di sfortuna, che sta caratterizzando le ultime gare della squadra allenata da Colucci. Il Foggia di Gallo si gioca subito prima dell’inizio dei tempi supplementari il sesto cambio con Iacoponi al posto di Chierico, per cambiare modulo, mentre Colucci sceglie di aspettare prima di effettuare l’ultima sostituzione prevista dal regolamento. Se i regolamentari sono stati poco attrattivi dal punto di vista dello spettacolo certamente non ci si poteva aspettare un miglioramento dai supplementari, con le squadre provate dal punto di vista fisico, seppure più lunghe e meno rigide nelle marcature sui rispettivi attaccanti.

Pandolfi è ancora il migliore negli spunti offensivi, ma non è riuscito mai ad essere lucido nelle conclusioni dopo essersi liberato dalla marcatura e non lo sarà poi nemmeno dal dischetto. La migliore occasione nel primo tempo supplementare la costruisce il Foggia con Petermann, ma Danilo Russo dimostra nell’occasione tutta la sua bravura ed esperienza, salvando la sua porta con una grande parata, ma anche Maselli sfiora ancora la porta con un tiro da fuori diretto all’incrocio dei pali, che finisce fuori di un soffio. Colucci giustamente si gioca la carta Santos nel secondo tempo supplementare per fare uscire un provato Zigoni, che però viene applaudito dai pochi tifosi presenti al Menti, che hanno saputo apprezzarne l’impegno e la vitalità. Caldore si fa ammonire per un altro stupido fallo e concede la possibilità di una pericolosa punizione dal limite a Petermann, che però la calcia altissima sulla traversa. Maggioni e Bentivegna provano a trovare il varco giusto, ma la gara rimane equilibrata fino alla fine del secondo tempo supplementare. L’unico che avrebbe potuto sbloccare la gara è sempre Pandolfi, che manca il gol della vittoria ancora una volta, calciando bene da posizione favorevole, ma leggermente alto. Insomma la qualificazione al terzo turno di coppa Italia si decide ai calci di rigore, che sono stati necessari per verificare la squadra che dovrà sfidare il Crotone, peraltro tra le mura amiche. Segnano Maselli e Petermann, poi Santos fa gol, mentre Danilo Russo para il rigore a Costa, ma Bentivegna purtroppo colpisce una clamorosa traversa e Frigerio pareggia di nuovo il conto. Pandolfi sbaglia ancora dal dischetto come in campionato contro il Monterosi e Peschetola porta in vantaggio il Foggia e Ricci nell’ultimo turno si fa parare il tiro dal portiere con una pessima esecuzione, condannando lo Stabia all’eliminazione. Non è stata una bella partita, ma si è visto qualche timido segnale di miglioramento, non tanto sul piano del gioco, ma della condizione di qualche calciatore come Zigoni e Dell’Orfanello, oltre la conferma di Maselli a centrocampo e di Vimercati in difesa. Se tutto questo sarà sufficiente per vedere finalmente la squadra di Castellammare tornare a vincere almeno in campionato, lo si saprà solo dopo il derby con il Giugliano, che si giocherà domenica nel primo pomeriggio al Partenio di Avellino.

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