Italia- Sconfitta in Austria, il post gara
Italia- La squadra di Roberto Mancini conferma anche in Austria le tante difficoltà dell’ultimo periodo. Nel giorno dell’apertura del sipario in Qatar arriva una sconfitta in amichevole. Di Gianfranco Piccirillo:
Nel giorno dell’esordio dei Mondiali in Qatar la nazionale gioca a Vienna un amichevole triste e dimessa, peraltro in uno stadio con non molti spettatori e Mancini decide gli inserimenti di Donnarumma in porta, Gatti in difesa, Barella a centrocampo e Politano in attacco. Il primo tempo è stato davvero pessimo con una serie di errori da film horror per i campioni d’Europa, rimasti fuori però dalla competizione mondiale e il passivo poteva essere più pesante delle due reti subite. Dopo i primi minuti molto intensi soprattutto da parte austriaca, Verratti commette un errore clamoroso, perdendo una palla velenosa a centrocampo, da parte di un aggressivo Schlager, che poi riceve da Arnautovic, cannoniere del Bologna, la palla del vantaggio. C’è una sola squadra in campo, quella del tecnico ad un passo in passato da essere tesserato dal Milan, Rangnick, che potrebbe dilagare, ma si limita a raddoppiare con una punizione di Alaba, che sfrutta anche l’errore del portiere stabiese, che però successivamente sarebbe diventato il migliore in campo. Infatti prima della fine del tempo compie una parata molto difficile su Sabitzer perché la palla rimbalza sul terreno e sembrava destinata a finire alle sue spalle e nella ripresa si supera sul tiro di Arnautovic e in altre pericolose circostanze.
Per l’Italia nel primo tempo solo Politano riesce ad impegnare il portiere austriaco Lindner, mentre nella ripresa Mancini rivoluziona la squadra inserendo subito dopo l’intervallo Chiesa, Zaniolo, Pessina e Scalvini per i deludenti Gatti, Di Lorenzo, Grifo e Politano. In fase offensiva in effetti si creano alcune situazioni pericolose con i due subentrati che sfruttano meglio gli inserimenti di Demarco, anche lui in ombra nel primo tempo. Questa volta non girano neanche i calciatori del Napoli, con Raspadori completamente fuori dal gioco, che però Mancini stranamente tiene a lungo in campo e il centrocampo solo con Pessina trova finalmente un poco di equilibrio, dopo i disastri della prima frazione. Prima di uscire a beneficio di Gnonto comunque Raspadori riesce a impegnare severamente Lindner, che compie sull’attaccante napoletano il suo intervento più difficile. Il secondo tempo della nazionale somiglia a quello della prima partita del mondiale tra Ecuador e Qatar e anche il risultato è lo stesso con l’Austria nettamente vittoriosa come i sudamericani contro gli asiatici, solo con qualche soluzione offensiva in più di Chiesa, che sfiora la traversa e dimostra di essere sulla via del completo recupero dopo le traversie del suo infortunio. Insomma al momento c’è poco da stare allegri per un’Italia fuori dal mondiale e una fase sperimentale che è iniziata con le difficoltà evidenti nella fase offensiva e non solo. L’unica nota positiva è l’inserimento del giovane Miretti al posto di Barella per l’esordio numero 55 della gestione di Roberto Mancini, per tutto il resto meglio stendere un velo pietoso e godersi i mondiali o la serie C italiana, a secondo delle scelte e dei gusti.