L’Olanda sfiora l’impresa e l’Argentina va in semifinale

Dal Paradiso all’Inferno, poi di nuovo il Paradiso. Questa è la sintesi di questo quarto di finale, soprattutto per i tifosi dell’Albi Celeste. L’Argentina segna due gol dominando, si mette a controllare il gioco. Poi l’Olanda acciuffa il pareggio (con il secondo gol al 101′ e due risse). Altri trenta minuti, poi la lotteria dei rigori. Ed è il Paradiso. Che vuol dire semifinale contro la Croazia, che ha battuto sempre ai rigori il Brasile.

Inizio un po’ sotto tono, poi l’Argentina viene fuori. Il possesso palla, i passaggi riusciti, tutto. Ma, a differenza del Brasile, non si guarda allo specchio. Al 35′ il vantaggio. L’esterno di Scaloni, e dell’Atletico Madrid, viene servito da Messi e mette alle spalle di Norbert il primo gol di questa partita.

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Il gol spiana la strada a Messi e compagni che schiacciano gli olandesi nella loro tre quarti di campo. L’Olanda non ha idee e Van Gaal inserisce Koopmeiners e De Jong, ciò vuol dire centimetri. L’idea non sarebbe male ma gli orange non concretizzano, anzi il contrario. Al 71′ Dumfries casca in una finta di Acuna e lo stende. Rigore ineccepibile. Sul dischetto si presenta Messi che realizza il suo decimo gol in un mondiale.

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L’Argentina decide di addormentare il gioco. Possesso palla, perdite di tempo. Tutto per arrivare al massimo delle forze per sfruttare la stanchezza mentale della Croazia. Ma all’83’ un improvviso cross Berghuis pesca libero Weghorst che riapre la partita. Curiosità: primo tiro in porta, primo gol.

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E tanto basta nel calcio per riaprire una partita chiusa. All’85’ arriva un’incredibile occasione per pareggiare per l’Olanda, il tiro di Berghuis è deviato sull’esterno della rete ma ha dato a molti l’illusione del gol. La partita comunque sembra destinata a concludersi, poi Paredes commette un’ingenuità. Prima Paredes atterra Aké poi calcia il pallone contro la panchina olandese. Ciò provoca una rissa e l’arbitro a dare dieci minuti di recupero.

Ed è in questo lasso di tempo che arriva l’inaspettato pareggio.  Incredibile schema dell’Olanda al 101°, Koopmeiners finta il tiro e passa a Weghorst a fianco della barriera, controllo del centravanti e raddoppio in scivolata .

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I supplementari sono soporiferi, fino al 112′ cioè all’ingresso di De Maria. Ed infatti l’Albi celeste ha ben cinque palle gol. L’ultima al 121′ ed è un clamoroso palo di Fernandez.

E, alla fine, sarà l’Argentina il 13 Dicembre ad affrontare la Croazia.

 

 


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